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22:30 giovedì 20 novembre 2025
Lorenzo Bertelli, il figlio di Miuccia Prada, sarà il nuovo presidente di Versace Lo ha rivelato nell'ultimo episodio del podcast di Bloomberg, Quello che i soldi non dicono.
Il più importante premio letterario della Nuova Zelanda ha squalificato due partecipanti perché le copertine dei loro libri erano fatte con l’AI L'organizzatore ha detto che la decisione era necessario perché è importante contrastare l'uso dell'AI nell'industria creativa.
Per evitare altre rapine, verrà costruita una stazione di polizia direttamente dentro il Louvre E non solo: nei prossimi mesi arriveranno più fondi, più telecamere, più monitor, più barriere e più addetti alla sicurezza.
L’unico a volere il water d’oro di Cattelan andato all’asta è stato un parco di divertimenti Lo ha comprato per dodici milioni di dollari: è stata l'unica offerta per un'opera che ne vale dieci solo di materiale.
Angoulême, uno dei più prestigiosi festival di fumetti al mondo, quest’anno potrebbe saltare a causa di scandali, boicottaggi e tagli ai finanziamenti L'organizzazione è accusata di aver provato a insabbiare un'indagine su uno stupro e centinaia di artisti hanno deciso di non partecipare in protesta. L'edizione 2026 è a rischio.
Il guasto di Cloudflare è stato così grave che ha causato anche il guasto di Downdetector, il sito che si occupa di monitorare i guasti su internet Oltre a X, ChatGPT, Spotify e tanti altri, nel down di Cloudflare è andato di mezzo anche il sito a cui si accede quando tutti gli altri sono inaccessibili.
Il nuovo film di Sydney Sweeney sta andando così male che il distributore si rifiuta di rivelarne gli incassi Christy sembra destinato a diventare il peggior flop dell'anno, il quarto consecutivo nel 2025 dell'attrice.
Diversi grandi hotel sono stati accusati di fare offerte ingannevoli e fuorvianti su Booking L’authority inglese che si occupa di pubblicità ha scoperto che quelle convenientissime offerte non sono mai davvero così convenienti.

Jean-Claude Van Damme ha salvato la vita a un chihuahua

21 Ottobre 2020

Jean-Claude Van Damme è famoso per tante cose. Attore hollywoodiano di film d’azione come Rombo di tuono, A rischio della vita, Kickboxer, maestro di arti marziali, doppiatore, produttore, regista, fervente animalista, è anche un grande amante dei cani, tanto che nel corso della sua vita ha donato decine di migliaia di dollari a canili e organizzazioni per i diritti degli animali, impegnandosi a salvare personalmente dozzine di randagi in tutto il mondo – come racconta il New York Times, una volta ha annullato il tour promozionale di un suo film per stare con uno di loro, Scarface, in fin di vita. A proposito di quest’ultima caratteristica, Van Damme avrebbe ora salvato la vita a un chihuahua di tre mesi, evitando che venisse soppresso.

Il cane, che si chiama Raya, proveniva da una cucciolata in Bulgaria ed è stato venduto ai nuovi padroni in Norvegia a settembre, ma le autorità si sono rifiutate di registrare l’animale poiché aveva viaggiato con un documento bulgaro falso. Raya è stata quindi “arrestata” dall’autorità norvegese per la sicurezza alimentare e messa in quarantena nell’attesa di farla rimpatriare. Quando però la Bulgaria ha rifiutato di riprendersi l’animale per le normative dell’Unione Europea sul trasporto di animali vivi, i funzionari norvegesi hanno informato il suo proprietario norvegese, Alexey Iversen, che la cucciola sarebbe stata obbligatoriamente soppressa. Commosso da questa situazione, il 60enne Van Damme – ama talmente tanto i cani che ha raccontato al Guardian di non riuscire a dormire senza averne uno accanto – ha quindi avviato una campagna sui social, pubblicando video e foto di lui e del suo chihuahua e chiedendo alle persone di firmare una petizione per salvare il cucciolo. «Non possiamo uccidere quel piccolo Chihuahua», ha ripetuto più volte.

Quasi 200.000 persone hanno reagito al video postato su Facebook dall’attore, al termine del quale Van Damme si è anche offerto di pagare le tasse associate al salvataggio della vita di Raya. Poco dopo, le autorità hanno detto al proprietario che la Bulgaria ne aveva accettato il rimpatrio, evitando la soppressione. Intanto numerosi attivisti per i diritti degli animali hanno affermato che l’episodio di Raya è un esempio di quanto succede molto più spesso di quanto pensiamo, a causa della pratica diffusa di acquistare cani di razza da allevatori dell’Europa dell’Est: costano meno, ma è raro che siano regolamentati e tutelati.

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