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00:57 martedì 21 ottobre 2025
La prima serie tv tratta dal Signore delle mosche l’ha realizzata Jack Thorne, il creatore di Adolescence Con la consulenza degli eredi di William Golding, per garantire la massima fedeltà della serie, prodotta da Bbc, ai temi e alle atmosfere del romanzo.
Il figlio del fondatore di Mango sarebbe sospettato nell’indagine sulla morte del padre Lo riportano i quotidiani El Pais e La Vanguardia: la polizia starebbe verificando delle supposte incongruenze nelle dichiarazioni di Jonathan Andic relative alle circostanze della morte del padre Isak.
È morta Sofia Corradi, la donna che ha inventato l’Erasmus “per colpa” della burocrazia italiana Aveva 91 anni e l'idea dell'Erasmus le venne quando in Italia non le furono riconosciuti degli esami universitari fatti negli Usa.
Persino la ministra della Cultura francese ha ammesso che i ladri che hanno rubato i gioielli dal Louvre sono stati «molto professionali» Una sconsolata Rachida Dati ha dovuto ammettere che i ladri hanno agito con calma, senza violenza e dimostrandosi molto esperti.
Gli addetti stampa della Casa Bianca hanno risposto «tua madre» a una normalissima domanda di un giornalista durante una conferenza stampa Una domanda sul vertice tra Trump, Putin e Zelensky a Budapest, che Karoline Leavitt e Stephen Cheung hanno preso molto male, a quanto pare.
Hollywood non riesce a capire se Una battaglia dopo l’altra è un flop o un successo Il film di Anderson sta incassando molto più del previsto, ma per il produttore Warner Bros. resterà una perdita di 100 milioni di dollari. 
La Corte di giustizia europea ha stabilito che gli animali sono bagagli e quindi può capitare che le compagnie aeree li perdano Il risarcimento per il loro smarrimento è quindi lo stesso di quello per una valigia, dice una sentenza della Corte di giustizia dell'Unione Europea.
È uscito il memoir postumo di Virginia Giuffre, la principale accusatrice di Jeffrey Epstein Si intitola Nobody’s Girl e racconta tutti gli abusi e le violenze subiti da Giuffré per mano di Epstein e dei suoi "clienti".

Tidal è un flop coi fiocchi

23 Aprile 2015

Vi ricordate il teaser di Tidal, lo “Spotify” di Jay-Z annunciato e lanciato appena pochi giorni fa? Il teaser video presentava Nicki Minaj, Rihanna, Kanye West, Madonna, i Daft Punk, Beyonce e altre super-super-super-super star del pop insieme, come se fossero dei testimonial di Tidal (in effetti lo erano). Uno dei messaggi con cui Shawn Carter/Jay-Z lanciava il servizio di streaming era: pagheremo agli artisti un fee più alto e dignitoso di Spotify.

Dopo aver esordito nella Top 20 della classifica iPhone di app più scaricate, Tidal è lentamente retrocessa fino ad arrivare alla posizione numero 700. Sono passate due settimane. Nel frattempo il primo Ceo è stato licenziato, rimpiazzato da Peter Tonstad, un ex consulente per il Ministero dell’ambiente norvegese. Per aggiungere la beffa al danno, il 20 aprile sia Spotify che l’altro servizio di streaming musicale Pandora hanno sfondato la Top 4. Per la prima volta, contemporaneamente.

Cosa ci fa Spotify nella Top 4, quando fino a pochi giorni fa, diciamo l’epoca del lancio di Tidal, se ne stava calmo nella comoda e larga Top 40? La risposta più probabile è che sia merito di Tidal, di Jay-Z e degli attacchi contro Spotify. «Non c’è pubblicità migliore della cattiva pubblicità», insomma, come da caro vecchio luogo comune o frase iper-citata. E forse agli utenti non interessa poi così tanto di pagare dei fee più alti a Nicki Minaj, Rihanna, Madonna e amici.

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