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La vita di Steve Jobs è diventata un’opera lirica

Troppo spesso pensiamo all’opera lirica come a una forma artistica di sapore agée, lontana dalla nostra quotidianità, associandola a cose come Le nozze di Figaro o il Don Giovanni. È quanto sostiene anche il librettista premio Pulitzer Mark Campbell, che però ha deciso di provare a cambiare le cose portando in scena The (R)evolution of Steve Jobs, la prima opera lirica ispirata e completamente basata sulla vita del fondatore di Apple Inc.

L’opera, a cui ha lavorato anche il premiato compositore e dj Mason Bates, debutta questo mese alla Santa Fe Opera della capitale del New Mexico. A chi si stesse trovando a storcere il naso, Wired ricorda che la storia personale di Jobs non ha nulla da invidiare alle vicende rese celebri da Carmen o La traviata: ambizione incontrollata, rivalità, sentimenti mutevoli, tradimenti, morte e redenzione sono tutti temi che ricorrono in entrambi i campi, per cui perché non tentare di unirli? Wired ha pubblicato addirittura sei piccoli estratti dal libretto operistico, uno per ognuno degli interpreti, ovvero: Steve Jobs (baritono), Lauren Powell Jobs (la moglie di Jobs, mezzosoprano), Kobun Chino Otogawa (l’assistente spirituale di Jobs, basso), Steve Wozniak (cofondatore di Apple, tenore), Chrisann Brennan (ex fidanzata di Jobs, soprano di coloratura) e i reporter (ensemble). Di seguito, gli estratti:

The-Revolution-of-Steve-Jobs

Uno studente che ha lasciato il college,
senza lavoro,
che vive coi suoi.
Spesso distante,
spesso umorale.
E non sai nemmeno ciò che vuoi nella vita!
Ma il tuo cervello
fa sempre clic, fa sempre clic
fa sempre clic allontanandosi.

(Chrisann Brennan)

Sei diventato uno di quei bastardi che odiavamo:
un egomaniaco,
egocentrico,
arrivista,
illuso,
super-aziendalista
stronzo!

(Steve Wozniak)

Speranza o hype?
Figo o no?
Stato dell’arte oppure
arte della vendita?
Colpito o mancato?
Punto segnato o sbadiglio?
Wow oppure mah?

(I reporter)

Digita digita digita e striscia,
Celebra il gioco.
Gioca a un gioco.
Invia una cartolina.
Guarisci un cuore.
Compra una cravatta.
Impara un po’ di thailandese.
Ordina cibo thailandese.
Ti mancano i tuoi bambini?
Ti manca tua moglie?
Ti manca la tua casa?
Ti manca la tua vita?
Tocca lo schermo col dito.

(Steve Jobs)

Quando lo capirai…
le persone sono incasinate,
in imbarazzo e
caotiche,
Guardaci da vicino,
apri i nostri contenitori,
ci troverai solo caos.

(Laurene Powell Jobs)

Sì, ma qui è dove
apprendi la verità,
non dove la eviti.
(Perché mi sento
come quella vecchia suora
di Tutti insieme appassionatamente?)
Steve…
sei tutto cavi staccati,
parti rotte,
e troppo rumore.
Se ti lasciassi stare qui,
finiresti per uccidermi.

(Kobun Chino Otogawa)