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18:21 lunedì 16 giugno 2025
Tra Italia, Spagna e Portogallo si è tenuta una delle più grandi proteste del movimento contro l’overtourism Armati di pistole ad acqua, trolley e santini, i manifestanti sono scesi in piazza per tutto il fine settimana appena trascorso.
Will Smith ha detto che rifiutò la parte di protagonista in Inception perché non capiva la trama Christopher Nolan gli aveva offerto il ruolo, ma Smith disse di no perché nonostante le spiegazioni del regista la storia proprio non lo convinceva.
Hbo ha fatto un documentario per spiegare Amanda Lear e la tv italiana agli americani Si intitola Enigma, negli Usa uscirà a fine giugno e nel trailer ci sono anche Domenica In, Mara Venier e Gianni Boncompagni.
Le prime foto della serie di Ryan Murphy su JFK Junior e Carolyn Bessette non sono piaciute a nessuno La nuova serie di American Love Story, ennesimo progetto di Ryan Murphy, debutterà su FX il giorno di San Valentino, nel 2026.
Il video del sassofonista che suona a un festa mentre i missili iraniani colpiscono Israele è assurdo ma vero È stato girato durante una festa in un locale di Beirut: si vedono benissimo i missili in cielo, le persone che riprendono tutto, la musica che va.
Dua Lipa e Callum Turner si sono innamorati grazie a Trust di Hernan Diaz Il premio Pulitzer 2023 è stato l'argomento della prima chiacchierata della loro relazione, ha rivelato la pop star.
In dieci anni una città spagnola ha perso tutte le sue spiagge per colpa della crisi climatica  A Montgat, Barcellona, non ci sono più le spiagge e nemmeno i turisti, un danno di un milione di euro all’anno per l'economia locale.
Ai Grammy dal 2026 si premierà anche l’album con la migliore copertina È una delle tante novità annunciate dalla Record Academy per la cerimonia dell'anno prossimo, che si terrà l'1 febbraio.

Giovani illustratori: Sarah Mazzetti

Ultima intervista agli artisti coinvolti nel progetto New Italian Classic realizzato da Studio per Pitti Uomo 2016 e domani esposto a Firenze.

13 Giugno 2016

In occasione di Pitti Uomo, in programma da 14 al 17 giugno a Firenze, quattro autori scelti da Studio descrivono quattro concetti del nuovo vestire maschile e quattro illustratori danno forma alle loro parole. Per anticipare alcuni temi del progetto, stiamo pubblicando ogni giorno un’intervista a ognuno dei quattro disegnatori coinvolti con un portfolio dei loro lavori che ci piacciono. Sarah Mazzetti lavora a Milano e ha tra i suoi clienti: The New Yorker, The New York Times, Die Zeit, Feltrinelli, Mondadori, Vice US,  IL magazine, Il Sole 24Ore, Link magazine e Rivista Studio.

Ciao Sarah, cos’è per te un classico italiano?

Un elemento particolarmente rappresentativo della cultura italiana e talmente assorbito e digerito in quanto tale al punto da essere diventato un simbolo dell’italianità stessa. Questo nella migliore delle ipotesi, il più delle volte si riduce a un claim vuoto e stantio.

Quali sono i motivi ispiratori del tuo lavoro, le influenze, i maestri?

Non sono in grado di definirli, non credo nell’ispirazione, penso piuttosto che ciò che mi appassiona e che fruisco attivamente entri inevitabilmente a far parte del mio immaginario e del mio lavoro, in questo senso c’è tutto, dai fumetti, al design, all’arte, ai libri. C’è anche da dire che mi annoio molto facilmente di me stessa, del mio lavoro, quindi sono sempre in cerca di punti di vista inaspettati che mi portino verso nuove direzioni.

Che differenze c’è tra i lavoro di illustrazione classico (editoriale) con quello che avete realizzato per Pitti, che ha un rapporto con lo spazio fisico? Quali difficoltà? Quali libertà?

La sfida principale è stata quella di unire luoghi, attività e outfit differenti in un’unica immagine, andare dalla montagna con sciatori, arrampicatori ecc, al bosco con gli esploratori, all’ambientazione lacustre, tenere quindi insieme la necessità di un design, di una composizione forte e la ricchezza di elementi e piccole narrazioni, per così dire. Di solito l’illustrazione editoriale funziona all’opposto, per estrema sintesi e metafora piuttosto che per accumulo, ma a me fa sempre piacere poter uscire da quella struttura di pensiero e fare qualcosa di diverso.

Che rapporto hai con la moda? Come ti vesti? Cosa ti piace indossare?

Mi piace la moda, e più matta è più mi piace, ma odio fare shopping e stare nei negozi. Quello che mi piace vedere e quello che mi piace indossare sono due universi separati per me, non amo assolutamente vestirmi in maniera eccentrica, da buona ex adolescente metallara sono ancora estremamente affezionata al nero e più in generale al monocromo, odio le stampe e i pattern, scelgo gli indumenti sulla base del taglio più che altro e il mio capo preferito in assoluto è il cappotto.

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