Cose che succedono | Esteri

La mappa degli omicidi di massa del 2019 negli Stati Uniti

Sono 1300 le persone ferite o morte quest’anno in uno dei 292 omicidi di massa avvenuti negli Stati Uniti, secondo i dati dell’organizzazione non profit con sede a Washington Gun Violence Archive, visualizzati da Quartz.

L’organizzazione definisce assassinio di massa un evento in cui sono state colpite almeno quattro persone, specifica la testata. Le vittime sono molte di più, però, nelle ultime due stragi avvenute durante lo scorso weekend. Sabato 3 agosto, 20 persone sono state uccise e 26 ferite in un supermercato Walmart a El Paso, in Texas, al confine con il Messico. «Un luogo in cui due nazioni si incontrano fisicamente e culturalmente», scrive il New York Times. Domenica 4 agosto, a Dayton, in Ohio, i morti sono stati 9 e le persone ferite almeno 16. In entrambi i casi, l’autore della strage è un ragazzo bianco. Secondo le indagini, il killer della strage di El Paso sarebbe anche l’autore di un manifesto anti-ispanico che contiene riferimenti alla strage nelle moschee di Christchurch in Nuova Zelanda. Il movente culturale e razziale sembrerebbe quindi esplicito.

La diffusione del nazionalismo bianco e di un sentimento anti-immigrazione non può, tuttavia, essere l’unica causa dell’escalation di violenza di massa nel Paese, commenta Quartz. Poi, com’è noto, gli Stati Uniti hanno il più alto tasso di possessori di armi al mondo. Oltrei 120 pistole ogni 100 persone, specifica Axios, più del doppio dello Yemen. A dirlo è una survey del Graduate Institute of International and Development Studies di Ginevra.