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La Spagna compilerà un registro di chi si rifiuta di essere vaccinato

La Spagna redigerà un registro delle persone che rifiutano di essere vaccinate contro il Covid-19 e lo condividerà con altri paesi dell’Unione Europea, anche se i loro dati non saranno resi pubblici. L’ha affermato ieri il ministro della Salute, Salvador Illa, in un’intervista per la televisione La Sexta. Illa ha insistito sul fatto che gli spagnoli non saranno obbligati a essere vaccinati e ha definito l’iniziativa del registro «un rapporto su coloro a cui è stato offerto il vaccino e lo hanno semplicemente rifiutato». «Non è un documento che verrà reso pubblico e sarà fatto nel massimo rispetto della protezione dei dati», ha aggiunto.

Secondo un recente sondaggio dell’istituto demografico pubblico spagnolo, il 28 per cento cittadini è contrario a farsi vaccinare immediatamente, contro il 40,5 per cento che è disposto a sottoporvisi subito e il 16,2 per cento che conta di farlo qualora il farmaco avesse garanzie e risultasse affidabile; numeri assai diversi da quelli registrati in un sondaggio risalente a novembre quando il 47 per cento degli intervistati non voleva essere vaccinato.

«Mi sembra che a questo punto sia chiaro che il modo per sconfiggere il virus è che tutti si vaccinino o per lo meno la maggior parte di noi», ha specificato il ministro a pochi giorni dal via alla campagna vaccinale. Il governo iberico spera di vaccinare tra i 15 e i 20 milioni di persone, su una popolazione totale di 47 milioni, durante la prima metà del 2021, di cui 2,5 milioni entro la fine di febbraio.