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Anche stavolta il premio di Designer of the Year l’ha vinto Jonathan Anderson È la terza volta consecutiva, stavolta ha battuto Glenn Martens, Miuccia Prada, Rick Owens, Martin Rose e Willy Chavarria.
L’Oms ha detto che i farmaci come Ozempic dovrebbero essere disponibili per tutti e non solo per chi può permetterseli Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, in futuro bisognerà garantire l'accesso a questi farmaci a chiunque ne abbia bisogno.
Aphex Twin ha caricato a sorpresa su SoundCloud due nuovi brani ispirati a una vacanza in Sicilia Le tracce sono comparse a sorpresa e sarebbero state ispirate da una vacanza italiana del musicista, intristito dalla pioggia autunnale.
Il sindaco di Pesaro si è dovuto scusare perché ha coperto di ghiaccio la statua di Pavarotti per far spazio a una pista di pattinaggio Ma ha pure detto che Pavarotti resterà "congelato" fino a dopo l'Epifania: spostare la statua o rimuovere la pista sarebbe troppo costoso.
Siccome erano alleati nella Seconda guerra mondiale, la Cina vuole che Francia e Regno Unito la sostengano anche adesso nello scontro con il Giappone Indispettita dalle dichiarazioni giapponesi su Taiwan, la diplomazia cinese chiede adesso si appella anche alle vecchie alleanze.
È morto Tom Stoppard, sceneggiatore premio Oscar che ha reso Shakespeare pop Si è spento a ottantotto anni uno dei drammaturghi inglesi più amati del Novecento, che ha modernizzato Shakespeare al cinema e a teatro.
La tv argentina ha scambiato Gasperini per il truffatore che si era travestito da sua madre per riscuoterne la pensione Un meme molto condiviso sui social italiani è stato trasmesso dal tg argentino, che ha scambiato Gasperini per il Mrs. Doubtfire della truffa.
La parola dell’anno per l’Oxford English Dictionary è rage bait Si traduce come "esca per la rabbia" e descrive quei contenuti online il cui scopo è quello di farci incazzare e quindi interagire.

La Spagna è il Paese europeo che odia di più i turisti

13 Settembre 2024

Si potrebbe definire un’autoevidenza, viste tutte le notizie simili che sono arrivate negli scorsi mesi: gli spagnoli odiano i turisti, li odiano più di qualsiasi altro popolo europeo. Adesso c’è anche un sondaggio che lo dimostra: come si legge sul Guardian lo ha realizzato YouGov, intervistando cittadini danesi, francesi, tedeschi, italiani, spagnoli e inglesi. Risultato: più di un terzo – il 32 per cento, per l’esattezza – degli spagnoli sostiene di vivere in una zona piagata dall’overtourism. La percentuale del malcontento sale fino al 48 in Catalogna, regione nella quale risiedono un milione e mezzo di persone che ogni anno “accolgono” 32 milioni di turisti. La situazione a Barcellona ormai è complicatissima, lo sappiamo: i flussi turistici non fanno che aumentare, i residenti sono così disperati che provano a respingerli con le pistole ad acqua, l’amministrazione comunale mette al bando Airbnb ma dal 2029. Altre cinque estati come quella appena trascorsa è difficile immaginarsele.

Il sondaggio di YouGov dà anche altri numeri, altrettanto negativi. Gli spagnoli non sono soltanto il popolo che più soffre all’idea di vivere in un’area di turistificazione, sono anche quello che ha la peggiore opinione del turismo internazionale. Il 28 per cento degli intervistati, infatti, si dice contro questo fenomeno. E ancora: l’opinione pubblica spagnola è anche quella che approva di più le proteste contro i turisti e con maggiore entusiasmo sostiene le iniziative legislative volte a limitare – quando non proprio a vietare – gli affitti brevi. Ma gli spagnoli non odiano soltanto i turisti stranieri, odiano il settore turistico in generale: il 37 per cento degli intervistati da YouGov ha detto di considerare il vacanziero come un settore dell’economia che arreca danni assai superiori ai benefici che porta.

Gli spagnoli potranno essere un eccesso ma non sono certamente un’eccezione. Contro il settore turistico si sono espressi anche il 33 per cento degli inglesi (e dire che proprio gli inglesi sono considerati tra i turisti più fastidiosi del mondo, in Spagna soprattutto), il 30 per cento degli italiani, il 28 per cento dei francesi, il 24 per cento dei danesi e il 21 per cento dei tedeschi. E anche quando si tratta di sostenere le proteste contro l’overtourism, la Spagna è salda in cima alla classifica con il 66 per cento dei sostenitori, seguita da Germania e Svezia (65 per cento), Danimarca (63 per cento), Regno Unito (57 per cento) e Italia (53 per cento). In tutti i Paesi presi in considerazione nel sondaggio, almeno la metà delle persone si sono espresse a favore dell’introduzione di limiti ai flussi turistici. Subito, però, non nel 2029.

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