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Per viaggiare negli Stati Uniti bisognerà condividere con il governo americano gli ultimi cinque anni di attività sui social Per ottenere il visto anche i turisti europei dovranno consegnare la cronologia dei loro account su tutte le piattaforme social utilizzate.
D’ora in poi su Letterboxd i film si possono anche noleggiare I titoli disponibili saranno divisi in due categorie: chicche del passato ormai introvabili e film recenti presentati ai festival ma non ancora distribuiti su altre piattaforme.
Da quando è stata introdotta la verifica dell’età, nel Regno Unito il traffico dei siti porno è calato ma è anche raddoppiato l’utilizzo di VPN Forse è una coincidenza, ma il boom nell'utilizzo di VPN è iniziato subito dopo l'entrata in vigore della verifica dell'età per accedere ai siti porno.
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Si è scoperto che Oliver Sacks “ritoccò” alcuni casi clinici per rendere i suoi libri più appassionanti e comprensibili Un'inchiesta del New Yorker ha rivelato diverse aggiunte e modifiche fatte da Sacks ai veri casi clinici finiti poi nei suoi libri.
Lo 0,001 per cento più ricco della popolazione mondiale possiede la stessa ricchezza della metà più povera dell’umanità, dice un rapporto del World Inequality Lab Nella ricerca, a cui ha partecipato anche Thomas Piketty, si legge che le disuguaglianze sono ormai diventate una gravissima urgenza in tutto il mondo.
È morta Sophie Kinsella, l’autrice di I Love Shopping Aveva 55 anni e il suo ultimo libro, What Does It Feel Like?, era un romanzo semiautobiografico su una scrittrice che scopre di avere il cancro.
La Casa Bianca non userà più il font Calibri nei suoi documenti ufficiali perché è troppo woke E tornerà al caro, vecchio Times New Roman, identificato come il font della tradizione e dell'autorevolezza.

Le autorità francesi stanno spostando migliaia di senzatetto da Parigi, si presume in vista delle Olimpiadi

26 Settembre 2023

Da svariati mesi, addirittura da marzo secondo il Telegraph, il governo francese ha dato ordine ai pubblici ufficiali in varie parti del Paese di disporre “alloggi regionali provvisori”, dove trasferire migliaia di senzatetto che vivono nella capitale.  L’accusa mossa da varie ONG e organi d’informazione è che le autorità vogliano liberare i posti che negli alberghi normalmente sono adibiti a sistemazioni d’emergenza (anche per clochard), per far fronte all’ondata di turisti che si prevede occuperà tutti i posti letto di Parigi durante le Olimpiadi 2024. Negli ultimi mesi questi trasferimenti hanno subito una forte accelerazione e oggi, stando a quanto riporta Cnn, sono tra 50 e 150 le persone che settimanalmente vengono prelevate dalle vie parigine. Ogni giorno dei pullman destinati a Marsiglia, Bordeaux e altri angoli della Francia si accostano ai rifugi dei senzatetto e degli ufficiali in divisa li invitano a partire. Chi da Parigi non vuole andarsene, deve esibire un contratto di lavoro a lungo termine.

Il governo ha negato qualunque collegamento tra l’allontanamento dei clochard dalla capitale e l’avvicinarsi dei Giochi olimpici, la cui cerimonia d’apertura è prevista per l’estate 2024. Eppure diverse organizzazioni non governative hanno espresso forti dubbi (di come le Olimpiadi abbiano gettato benzina sul fuoco di alcuni dei problemi più gravi della capitale francese, tra arresti, scandali e violenze, abbiamo parlato più approfonditamente qui su Undici). La prefettura di Parigi ha fatto sapere che per la maggior parte delle cancellazioni di sistemazioni d’emergenza da parte degli hotel sono state trovate soluzioni alternative, senza però fornire ulteriori dettagli. L’Ile-de-France, dove è situata la capitale, è la prima regione per numero di persone senza fissa dimora e, secondo Cnn, da sola raggiungerebbe il 50 per cento del totale. Il fondatore di un’ONG francese ha mostrato la sua confusione di fronte a quest’operazione del governo francese, sottolineandone l’incapacità di gestire i migranti senzatetto che si ritrovano per strada, senza alcun tipo di supporto. Ha poi fatto notare l’estrema precarietà di questi alloggi: possono ospitare al massimo 50 persone, per un periodo limitato di tre settimane. Sembra essere stato fatto tutto male. Le organizzazioni non governative del settore lamentano la frequente inadeguatezza delle strutture ricettive che sono state messe a disposizione, diversi sindaci denunciano di non essere a conoscenza degli arrivi dalla capitale e, soprattutto, a migliaia di persone non viene garantita nessuna prospettiva, se non un nuovo labirinto di strade inospitali e sconosciute.

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