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03:17 mercoledì 10 dicembre 2025
David Byrne ha fatto una playlist di Natale per chi odia le canzoni di Natale Canzoni tristi, canzoni in spagnolo, canzoni su quanto il Natale sia noioso o deprimente: David Byrne in versione Grinch musicale.
Per impedire a Netflix di acquisire Warner Bros., Paramount ha chiesto aiuto ad Arabia Saudita, Qatar, Emirati Arabi e pure al genero di Trump Lo studio avrebbe chiesto aiuto a tutti, dal governo USA ai Paesi del Golfo, per lanciare la sua controfferta da 108 miliardi di dollari.
Sempre più persone si uniscono agli scream club, cioè dei gruppi in cui invece di andare dallo psicologo ci si mette a urlare in pubblico Nati negli Stati Uniti e arrivati adesso anche in Europa, a quanto pare sono un efficace (e soprattutto gratuito) strumento di gestione dello stress.
Dopo il furto dei gioielli, ora il Louvre è nei guai a causa delle infiltrazioni di acqua e degli scioperi dei dipendenti Le infiltrazioni hanno danneggiato 400 documenti della biblioteca del Dipartimento delle antichità egizie, confermando i problemi che hanno portato i lavoratori allo sciopero.
Le cose più interessanti dei Golden Globe 2026 sono The Rock, i film d’animazione e i podcast Più delle candidature per film e serie tv, queste categorie raccontano come sta cambiando l’industria dell'intrattenimento oggi.
Quentin Tarantino ha detto che Paul Dano è un attore scarso e i colleghi di Paul Dano hanno detto che Quentin Tarantino farebbe meglio a starsene zitto Tarantino lo ha accusato di aver “rovinato” Il petroliere, definendolo «un tipo debole e poco interessante».
Già quattro Paesi hanno annunciato il boicottaggio dell’Eurovision 2026 dopo la conferma della partecipazione di Israele Spagna, Paesi Bassi, Irlanda e Slovenia hanno annunciato la loro intenzione di boicottare questa edizione se davvero a Israele verrà permesso di partecipare.
Pantone è stata accusata di sostenere il suprematismo bianco perché ha scelto per la prima volta il bianco come colore dell’anno L'azienda ha spiegato che dietro la scelta non c'è nessuna intenzione politica né sociale, ma ormai è troppo tardi, la polemica è esplosa.

Di cosa si è parlato questa settimana

Sbagliare è umano, perseverare è diabolico, eleggere per la seconda volta Donald Trump come presidente è americano.

di Studio
09 Novembre 2024

Stati Uniti – Notti MAGA
E alla fine è arrivato, anzi tornato (“Trump storms back”, titolava minacciosamente il New York Times il 6 novembre), in uno spoglio elettorale che si preannunciava lungo e complicatissimo e che invece è stato breve e chiarissimo. L’America ha rivoluto Trump come suo Presidente, l’indicazione è stata piuttosto definitiva. L’Europa e l’Italia, impaurite dai possibili, se non probabili danni, all’export, si interrogano invece su come fermare un’onda reazionaria che sembra inarrestabile. Le ricette sono tutte sui social, ma le idee purtroppo sono sempre le stesse.

Medio Oriente – Iran, Baby, Iran
La giornalista e attivista iraniana Masih Alinejad ha scritto su X di aver parlato con parenti e amici della ragazza iraniana la cui immagine è diventata virale nell’ultima settimana. L’abbiamo vista tutti seduta, vestita solo del suo intimo, sulle scale dell’università: Alinejad ha confermato che Mahla Daryaei, questo il suo nome, non è affetta da nessuna malattia mentale, come invece avevano dichiarato fonti del governo, e che davvero si è spogliata in pubblico per protestare contro i soprusi della polizia morale. Nel suo post, Alinejad ha scritto anche che Daryaei sarebbe stata ricoverata – o meglio, internata – nell’Ospedale psichiatrico di Teheran. Le sue condizioni sarebbero preoccupanti: dal suo arrivo è stata isolata in una stanza, piantonata 24 ore su 24 da agenti della polizia. Chi la prendeva in giro dovrebbe rileggerne bene la storia.

Polemiche – Scuola di polizia
Tre mesi di sospensione per un’opinione (criticabile, certo: non è il punto). L’insegnante e scrittore Christian Raimo è stato punito così, in modo piuttosto eclatante e simbolico, per aver criticato il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara durante un dibattito pubblico. Raimo insegna all’istituto Pacinotti-Archimede di Roma e ha ricevuto questa settimana il provvedimento di sospensione dall’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio, che prevede che non possa insegnare per tre mesi e che – e qui c’è anche la grave conseguenza economica – riceva uno stipendio tagliato del 50 per cento. Punirne uno per educarne cento: che sia una sentenza senza precedenti è evidente. Moltissimi, nel mondo culturale ma non solo, hanno espresso solidarietà e vicinanza: per chi volesse dare una mano, anche una raccolta fondi per le spese legali, qui.

Cinema – Queer of the Stone Age
L’unico lato positivo di questa vicenda è che almeno è servita ad alleggerire la pesantissima agenda di Luca Guadagnino: niente trasferta a Istanbul per presentare Queer al Mubi Fest, evento annullato a meno di 24 ore dall’inaugurazione e con i biglietti già esauriti. Per queste ferie inaspettate il regista deve ringraziare le autorità locali di Istanbul, che hanno vietato la proiezione preoccupate dalle possibili conseguenze «sulla pace sociale e sull’ordine pubblico». Allora non se ne fa niente, hanno risposto quelli di Mubi. Cosa c’è di più sedizioso di una storia d’amore tra due uomini, d’altronde: oggi sono due gay che si amano, domani una brigata di gay che danno l’assalto alla residenza di Erdogan. Chissà come sarebbe contento William S. Burroughs di sapere che dopo tutti questi anni, il suo libro riesce ancora a suscitare queste reazioni.

Cronaca – Amsterdam Arena
Partiamo dal presupposto che andare in giro per il mondo a vedere partite di calcio ma unire a questo diletto il gusto di sfasciare le città che ci ospitano non è un’attività molto intelligente. Ci sono stati forti scontri di opinione sugli scontri fisici di giovedì notte ad Amsterdam, tra ultras del Maccabi Tel Aviv e non si sa bene chi, se tifosi dell’Ajax o persone non per forza legate al calcio. La ricostruzione più credibile, alla fine, ci sembra questa: molti ultras del Maccabi (notoriamente di estrema destra) hanno fatto casino nel centro di Amsterdam, strappando bandiere palestinesi appese ai balconi, scandendo orribili cori razzisti, perfino picchiando un tassista a quanto pare solo perché arabo. Alla fine della partita (durante cui hanno anche violato il minuto di silenzio per le vittime di Valencia), qualcuno che gliel’aveva giurata ha aspettato gruppi di tifosi del Maccabi per vendicarsi. Violenza chiama violenza: brutta roba. Tutto per una partita di calcio. C’è chi ha gridato al pogrom, parola che però ci sembra eccessiva, conoscendo il suo significato. Difficile riuscire a ragionare: gli animi sono molto tesi, purtroppo.

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