Cose che succedono | Musica

Si può ascoltare la playlist preparata da Sakamoto per il suo funerale

«Vorremmo condividere la playlist che Ryuichi aveva compilato privatamente per essere suonata al suo stesso funerale», ha twittato ieri il team che gestisce il profilo Twitter di Ryuichi Sakamoto, allegando una playlist di Spotify della durata di 2 ore e 30 minuti che si chiama Funeral. Musicista, compositore, fondatore della Yellow Magic Orchestra, premio Oscar per la migliore colonna sonora nel 1992 con L’ultimo imperatore di Bernardo Bertolucci, uno dei più famosi, amati e rilevanti artisti della seconda metà del Novecento, Sakamoto è morto il 28 marzo, a 71 anni, a causa di un cancro al colon-retto diagnosticatogli a gennaio del 2021, recrudescenza della malattia scoperta la prima volta nel 2014 – in quel caso alla gola – e che dopo sei anni di terapia sperava di aver superato. Dopo la seconda diagnosi, Sakamoto aveva raccontato tutto sul suo sito, spiegando ai fan che la sua speranza era di «riuscire a suonare ancora per un po’, convivendo con il cancro». Si era sottoposto a un intervento chirurgico e aveva poi iniziato un nuovo ciclo di cure, riuscendo, in questi due anni, a registrare un nuovo disco, 12, e a realizzare un ultimo concerto, Ryuichi Sakamoto: Playing the Piano 2022, composto da quattro diverse esibizioni “cucite” assieme e trasmesse poi in diretta streaming.

Ma il vero testamento musicale del compositore è forse proprio la playlist di 33 brani che comprendono opere classiche di Johann Sebastian Bach, Claude Debussy e Maurice Ravel, colonne sonore di Ennio Morricone e Nino Rota, canzoni di David Sylvian e Bill Evans Trio. Funeral si apre con “Haloid Xerrox Copy 3 (Paris)” un pezzo di 11 minuti del collaboratore di Sakamoto, Alva Noto, e si chiude con “Breath” di Laurel Halo, dall’album Possessed del 2020.