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Censurare Saint Laurent per una pubblicità troppo porno?
È una questione che si ripropone periodicamente: la moda che utilizza immagini forti, magari provocatorie, perché il suo scopo è far parlare di sé e, dall’altra parte, qualcuno che si scandalizza, cerca di censurarle e in qualche caso vi riesce. Adesso un gruppo di attivisti francesi ha definito degradante e irrispettosa per l’immagine della donna la campagna di affissione appena lanciata da Saint Laurent a Parigi.
L’autorità francese per la pubblicità, per bocca del suo direttore, Stéphane Martin, ha dichiarato che la campagna viola le regole: «Non siamo sicuri che alle clienti donne piaccia essere associate a immagini del genere, abbiamo già avuto un’ascesa del porno-chic una decina di anni fa e adesso sembra che stia di nuovo tornando, il che non è accettabile».
Il più importate gruppo femminista francese Oséz le Feminisme! ha chiesto la rimozione della campagna, aggiungendo che non è la prima volta che Saint Laurent supera il limite. Secondo il gruppo, il sottotesto della pubblicità è estremamente violento: «La donna è oggettificata, ipersessualizzata e ritratta in una posizione di sottomissione». Per contro Saint Laurent non ha rilasciato dichiarazioni.