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03:29 mercoledì 10 dicembre 2025
David Byrne ha fatto una playlist di Natale per chi odia le canzoni di Natale Canzoni tristi, canzoni in spagnolo, canzoni su quanto il Natale sia noioso o deprimente: David Byrne in versione Grinch musicale.
Per impedire a Netflix di acquisire Warner Bros., Paramount ha chiesto aiuto ad Arabia Saudita, Qatar, Emirati Arabi e pure al genero di Trump Lo studio avrebbe chiesto aiuto a tutti, dal governo USA ai Paesi del Golfo, per lanciare la sua controfferta da 108 miliardi di dollari.
Sempre più persone si uniscono agli scream club, cioè dei gruppi in cui invece di andare dallo psicologo ci si mette a urlare in pubblico Nati negli Stati Uniti e arrivati adesso anche in Europa, a quanto pare sono un efficace (e soprattutto gratuito) strumento di gestione dello stress.
Dopo il furto dei gioielli, ora il Louvre è nei guai a causa delle infiltrazioni di acqua e degli scioperi dei dipendenti Le infiltrazioni hanno danneggiato 400 documenti della biblioteca del Dipartimento delle antichità egizie, confermando i problemi che hanno portato i lavoratori allo sciopero.
Le cose più interessanti dei Golden Globe 2026 sono The Rock, i film d’animazione e i podcast Più delle candidature per film e serie tv, queste categorie raccontano come sta cambiando l’industria dell'intrattenimento oggi.
Quentin Tarantino ha detto che Paul Dano è un attore scarso e i colleghi di Paul Dano hanno detto che Quentin Tarantino farebbe meglio a starsene zitto Tarantino lo ha accusato di aver “rovinato” Il petroliere, definendolo «un tipo debole e poco interessante».
Già quattro Paesi hanno annunciato il boicottaggio dell’Eurovision 2026 dopo la conferma della partecipazione di Israele Spagna, Paesi Bassi, Irlanda e Slovenia hanno annunciato la loro intenzione di boicottare questa edizione se davvero a Israele verrà permesso di partecipare.
Pantone è stata accusata di sostenere il suprematismo bianco perché ha scelto per la prima volta il bianco come colore dell’anno L'azienda ha spiegato che dietro la scelta non c'è nessuna intenzione politica né sociale, ma ormai è troppo tardi, la polemica è esplosa.

Milano, la città dei rider

Una serie fotografica racconta la vita quotidiana delle uniche presenze in movimento nelle strade vuote.

29 Aprile 2020

Nella città in quarantena, dove la quasi assenza di persone e di macchine genera una visione surreale, i rider, con il loro sfrecciare veloce e la loro pedalata implacabile, sono delle vere e proprie apparizioni. La loro presenza ci ricorda comunque che non è scoppiata la bomba H e che quindi la pandemia, pur essendo un dramma, non è una guerra. Ci rassicurano che la gente non è rinchiusa nei rifugi antiaerei ma che da li a poco si mangerà una pizza o un gelato nella cucina o nel salotto di casa.

Uniche presenze umane insieme ai senza fissa dimora nella città chiusa per Covid-19, mal tollerati prima della pandemia, oggi i delivery, con tutti i rischi che rappresenta il lavoro per strada, sono fondamentali per il benessere di molti milanesi, in tempo di coercizione forzata. Chissà se chi riceve la pizza in pochi minuti dall’ordine, ancora calda si ricorda che molti di questi efficienti “droni umani”, che “volano” sull’asfalto per soddisfare i bisogni e il confort di chi è chiuso in casa, sono proprio le stesse persone degli sbarchi negati e delle polemiche roventi dell’estate scorsa, chissà mai che questo virus che sembra avere fatto a pezzi nel giro di cinque settimane l’economia globale riesca a creare un po’ più di empatia in questa attesa collettiva verso non si sa quale prossima, nuova normalità.

[L’autore di questa nota è anche autore delle fotografie qui raccolte]

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