Hype ↓
05:09 venerdì 17 ottobre 2025
Oltre alle bandiere di One Piece, nelle proteste in Usa è spuntato un altro strano simbolo: i costumi gonfiabili da animale Costumi da rana, da dinosauro, da unicorno: se ne vedono diversi in tutte le città in cui si protesta con Trump e contro l'Ice.
Secondo Christopher Nolan, non c’è un attore che quest’anno abbia offerto un’interpretazione migliore di The Rock in The Smashing Machine Quello del regista è il più importante endorsement ricevuto da The Rock nella sua rincorsa all'Oscar per il Miglior attore protagonista.
Dopo 65 anni di pubblicazione, Il Vernacoliere chiude ma non esclude il ritorno Lo ha annunciato su Facebook il fondatore e direttore Mario Cardinali, che ha detto di essere «un po' stanchino» e spiegato la situazione di crisi del giornale.
Nel cinema non si è mai vista una campagna promozionale come quella di Bugonia Tra siti cospirazionisti e cartelloni vandalizzati, il marketing per il lancio del nuovo film di Yorgos Lanthimos è uno dei più azzeccati degli ultimi anni.
Londra è la città europea che sta battendo ogni record in fatto di telefoni rubati Solo nel 2024 ne sono stati rubati più di 80 mila, la maggior parte dei quali rivenduti poi sul mercato nero internazionale.
È morto Drew Struzan, l’illustratore che ha disegnato le locandine di moltissimi successi di Hollywood Star Wars, Indiana Jones, Ritorno al futuro, E.T, Blade Runner, I Goonies, La cosa: la locandina che vi viene in mente pensando a questi film l'ha disegnata lui.
I lettori di Jia Tolentino non hanno preso bene la sua collaborazione con Airbnb Sia gli ammiratori che i detrattori sono rimasti molto delusi dalla sua decisione di lavorare con un'azienda come Airbnb.
Nella nuova campagna Moncler c’è la reunion di Al Pacino e Robert De Niro Si chiama Warmer Together e vuole celebrare «le emozioni e il calore dello stare insieme».

Quali sono gli Oscar più discussi della storia

01 Marzo 2019

Quest’anno il film vincitore degli Oscar sembra aver suscitato più perplessità del solito, anche per via della qualità e la quantità dei film in gara, tra cui i bellissimi Roma di Alfonso Cuaron, La Favorita di Yorgos Lanthimos, Black Panther di Ryan Coogler, A Star Is Born di Bradley Cooper, senza dimenticare Vice di Adam McKaye BlacKkKlansman di Spike Lee. Quando hanno annunciato il premio, il regista ci è rimasto così male che ha iniziato ad agitare le braccia, si è alzato e si è incamminato verso l’uscita del Dolby Theatre. Jordan Peele, vincitore l’anno scorso con Get Out, è stato tra i partecipanti che non hanno applaudito. Insomma, non tutti hanno reagito con entusiasmo alla vittoria di Green Book, il feelgood movie di Peter Farrelly«Sono inviperito», ha commentato poco dopo Spike Lee, parlando con i giornalisti. «Ogni volta che qualcuno guida qualcosa, io perdo». Lee si riferiva chiaramente alla delusione del 1990, quando a battere il suo Fa’ la cosa giusta fu A spasso con Daisy, (un’altra storia di gente in automobile), un altro premio che suscitò molte perplessità, incluso nella lista di Variety dei vincitori più discussi.

Il giro del mondo in 80 giorni (1956)
Il film ispirato al libro di Jules Verne superò I dieci comandamenti, l’ultimo film di Cecil B. DeMille, dato per vincitore fino all’ultimo istante, e l’adattamento cinematografico di Walter Lang del musical Il re ed io.

Kramer contro Kramer (1979)
Kramer contro Kramer non è certo un brutto film, anzi: il dramma familiare di Robert Benton racconta un divorzio e il suo impatto sulle persone coinvolte, a cominciare dal figlio della coppia (Dustin Hoffman e Meryl Streep). Bisogna ricordare, però, che quell’anno correva per l’Oscar anche Apocalypse Now di Francis Ford Coppola.

Gente comune (1980)
Se alcuni accolsero con gioia la vittoria del potente dramma familiare di Robert Redford (il suo debutto nella regia), molti di più avrebbero preferito vedere il premio nelle mani di David Lynch per The Elephant Man o di Martin Scorsese, per Toro scatenato.

Momenti di gloria (1981)
Diretto da Hugh Hudson, il film tratto dalla storia vera degli universitari di Cambridge che si allenarono per partecipare alle Olimpiadi del 1924 di Parigi per molti non avrebbe meritato l’Oscar. Decisamente più meritevole, soprattutto per i cinefili, Reds di Warren Beatty, un film decisamente più scomodo, visto che portò la vita di John Reed e la Rivoluzione d’Ottobre nel cuore di Hollywood.

La mia Africa ​​(1985)
Per molti quell’anno avrebbe dovuto vincere Il colore viola, diretto da Steven Spielberg, con protagonista Whoopi Goldberg, che nonostante 11 nomination non portò a casa neanche un Oscar, oscurato dall’impetuosa storia d’amore diretta da Sydney Pollack, con Meryl Streep e Robert Redford.

A spasso con Daisy (1990)
Diversi registi, tra cui Spike Lee, si espressero contro il film diretto da Bruce Beresford con Morgan Freeman e Jessica Tandy. Più recentemente sono state molto criticate le sfumature sottilmente razziste del film. Nel 1990, anno in cui Driving Miss Daisy vinse l’Oscar, in gara c’era anche L’attimo fuggente (Dead Poets Society) di Peter Weir e Fa’ la cosa giusta di Lee.

Shakespeare in Love (1998)
Quell’anno si pensava che il vincitore sarebbe stato o Salvate il soldato Ryan di Steven Spielberg o La vita è bella di Roberto Benigni. Di certo non questo filmuccio prodotto da Harvey Weinstein, un comedy-drama diretto da John Madden, con Joseph Fiennes e Gwyneth Paltrow.

Crash – Contatto fisico (2006)
Molti lo considerano il peggior vincitore nella storia dell’Academy. Perfino il regista, Paul Haggis, si dichiarò d’accordo sul fatto che il suo stesso film non meritasse la vittoria, ammettendo che in gara c’erano film decisamente superiore, tra cui I segreti di Brokeback Mountain di Ang Lee, con Heath Ledger e Jake Gyllenhaal e Truman Capote – A sangue freddo (Capote) diretto da Bennett Miller, grazie al quale Philip Seymour Hoffman vinse l’Oscar come migliore attore.

Articoli Suggeriti
Secondo Christopher Nolan, non c’è un attore che quest’anno abbia offerto un’interpretazione migliore di The Rock in The Smashing Machine

Quello del regista è il più importante endorsement ricevuto da The Rock nella sua rincorsa all'Oscar per il Miglior attore protagonista.

Dopo 65 anni di pubblicazione, Il Vernacoliere chiude ma non esclude il ritorno

Lo ha annunciato su Facebook il fondatore e direttore Mario Cardinali, che ha detto di essere «un po' stanchino» e spiegato la situazione di crisi del giornale.

Leggi anche ↓
Secondo Christopher Nolan, non c’è un attore che quest’anno abbia offerto un’interpretazione migliore di The Rock in The Smashing Machine

Quello del regista è il più importante endorsement ricevuto da The Rock nella sua rincorsa all'Oscar per il Miglior attore protagonista.

Dopo 65 anni di pubblicazione, Il Vernacoliere chiude ma non esclude il ritorno

Lo ha annunciato su Facebook il fondatore e direttore Mario Cardinali, che ha detto di essere «un po' stanchino» e spiegato la situazione di crisi del giornale.

La sinistra non riparta da Eddington

Ari Aster sbaglia tutto quello che Paul Thomas Anderson ha indovinato in Una battaglia dopo l'altra, eppure nessun film in questi anni ha fatto capire altrettanto bene in che vicolo cieco si sia ficcata la sinistra americana. E non solo americana.

È morto D’Angelo, l’artista che ha prima rivoluzionato e poi abbandonato la musica soul

Aveva 51 anni ed era malato di cancro. Lascia in eredità tre album diventati culto e una storia personale caratterizzata dal difficile rapporto col successo.

Se avete 30 anni e l’ansia di “sistemarvi”, Gli antropologi di Ayşegül Savaş è il romanzo da leggere

La scrittrice ci racconta il suo nuovo libro, in cui succedono due cose abbastanza rare nella vita e in letteratura: una giovane coppia sta insieme senza patemi e comprare una casa non è un'attività che porta alla pazzia.

Dei 10 film più visti al cinema in Italia nell’ultima settimana, metà sono vecchi titoli tornati in sala

Nell'ottobre del 2025, tra i film più visti in Italia ce n'è uno del 1971, uno del 1997, uno del 2001 e uno del 2009.