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L’Eliseo è stato costretto a smentire il fatto che Macron stesse tirando cocaina con Merz e Starmer Fake news diffusa su Telegram anche dalla portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova.
Grazie alla serie Netflix sono ripartite le ricerche sulla famiglia di Héctor G. Oesterheld, il desaparecido autore dell’Eternauta I suoi nipoti, scomparsi 50 anni fa, potrebbero essere ancora vivi, hanno rivelato due associazioni.
Il litigio tra Elio Germano e il ministro Giuli non finisce più Va avanti ormai da quasi una settimana, dal giorno dei David di Donatello, e nessuno dei due sembra avere intenzione di arrendersi.
Blues Brothers avrà un sequel ma invece di un film sarà un fumetto Il primo tassello di quello che dovrebbe diventare un intero universo narrativo dedicato ai Blues Brothers.
Sul sito Steve Albini’s Closet si possono comprare tutti gli oggetti della collezione privata di Steve Albini Ogni venerdì, fino alla fine del 2025, verranno messi in vendita vinili rari, libri strani, magliette vintage, CD, cassette, singoli, fanzine, opere d’arte e chicche varie.
È stata appena lanciata Watermelon+, una piattaforma streaming dedicata al cinema palestinese Tanti dei migliori film palestinesi prodotti negli ultimi anni, quasi mai arrivati nelle sale italiane, adesso disponibili in streaming.
Pope Crave ha dato la notizia della fumata bianca prima di Vatican News L'account di meme ha dato l'Habemus Papam con ben quattro minuti di anticipo rispetto al profilo ufficiale del Vaticano.
È Papa da neanche 24 ore ma Leone XIV è già riuscito a far arrabbiare i trumpiani Perché in passato ha espresso delle cattolicissime opinioni sull'immigrazione, ma soprattutto perché ha osato criticare JD Vance.

Le persone con gli occhiali sono davvero più intelligenti?

31 Maggio 2018

Quello che è un diffuso preconcetto sugli intellettuali potrebbe rivelarsi una verità scientifica: le persone molto intelligenti sono più inclini ad avere problemi di vista, e dunque a portare gli occhiali. Lo ha scoperto un nuovo studio condotto dall’Università di Edimburgo, che ha analizzato i dati cognitivi e genetici di un ampissimo campione di persone (più di 300 mila) tra i 16 e i 102 anni, raccolti dall’UK Biobank. Come riportato dal Guardian, lo studio ha dimostrato «una significativa sovrapposizione genetica tra le funzioni cognitive, i tempi di reazione e molte altre variabili di salute come la vista, l’ipertensione e la longevità». Nello specifico, le persone con le funzioni cognitive più sviluppate hanno il 30 per cento di possibilità in più di avere geni indice di vista scarsa, e dunque la necessità di portare gli occhiali.

Una maggiore intelligenza è collegata anche ad altri stati di salute, oltre che alla vista: i ricercatori hanno riscontrato una correlazione negativa tra le funzioni cognitive e alcune malattie, inclusi l’angina, il cancro ai polmoni e la depressione. Si tratta, però, di semplici correlazioni e non di collegamenti diretti tra genio e salute. Inoltre, il Guardian fa notare che un concetto come l’intelligenza è soggettivo e difficile da misurare, per cui sarebbe azzardato giungere ad argomentazioni definitive.

Più generica è invece la conclusione di un altro studio, che riguarda la percezione esterna di chi indossa gli occhiali. Secondo Michael J. Brown, i quattrocchi comunicano, oltre che intelligenza, maggiore onestà e affidabilità, dovuta allo smorzamento dei tratti facciali: motivo per cui diversi avvocati della difesa fanno indossare spesso ai propri clienti un paio d’occhiali prima di entrare in aula. «Gli occhiali ammorbidiscono l’apparenza, cosicché l’imputato sembri meno capace di compiere un crimine» ha raccontato l’avvocato Harvey al New York Magazine. L’effetto difensivo di un paio di lenti ha peraltro una lunga storia: è il motivo per cui i più famosi serial killer hanno tutti un paio di occhiali da sfoggiare in tribunale, o da indossare in pubblico per dissimulare i propri disturbi dissociativi.

Immagini Getty
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