Hype ↓
07:29 mercoledì 31 dicembre 2026
L’episodio di Stranger Things in cui Will fa coming out è diventato quello peggio recensito di tutta la serie E da solo ha abbassato la valutazione di tutta la quinta stagione, nettamente la meno apprezzata dal pubblico, almeno fino a questo punto.
Il progetto europeo di rilanciare i treni notturni sta andando malissimo Uno dei capisaldi del Green Deal europeo sulla mobilità, la rinascita dei treni notturni, si è arenato tra burocrazia infinita e alti costi.
Un’azienda in Svezia dà ai suoi lavoratori un bonus in busta paga da spendere in attività con gli amici per combattere la solitudine Il progetto, che per ora è solo un'iniziativa privata, prevede un’ora al mese di ferie e un bonus di 100 euro per incentivare la socialità.
Diverse celebrity hanno cancellato i loro tributi a Brigitte Bardot dopo aver scoperto che era di estrema destra Chapell Roan e altre star hanno omaggiato Bardot sui social per poi ritirare tutto una volta scoperte le sue idee su immigrazione, omosessuali e femminismo.
È morta la donna che restaurò così male un dipinto di Cristo da renderlo prima un meme, poi un’attrazione turistica Nel 2012, l'allora 81enne Cecilia Giménez trasformò l’"Ecce Homo" di Borja in Potato Jesus, diventando una delle più amate meme star di sempre.
C’è un’associazione simile agli Alcolisti Anonimi che aiuta le persone dipendenti dall’AI Si chiama Spiral Support Group, è formato da ex "tossicodipendenti" dall'AI e aiuta chi cerca di interrompere il rapporto morboso con i chatbot.
I massoni hanno fatto causa alla polizia inglese per una regola che impone ai poliziotti di rivelare se sono massoni Il nuovo regolamento impone agli agenti di rivelare legami con organizzazioni gerarchiche, in nome della trasparenza e dell’imparzialità.
Il primo grande tour annunciato per il 2026 è quello di Peppa Pig, al quale parteciperà pure Baby Shark La maialina animata sarà in tour in Nord America con uno show musicale che celebra anche i dieci anni di Baby Shark.

Christopher Nolan ha polemizzato con la Warner Bros.

11 Dicembre 2020

Christopher Nolan avrebbe voluto salvare il cinema. Lo ha detto numerose volte nel corso dei mesi scorsi, avrebbe voluto riuscirci con Tenet, riportare in vita l’esperienza teatrale, tanto che a fronte dei relativamente scarsi incassi del film – meno di 350 milioni di dollari ai box office mondiali – e alla decisione della Warner Bros. di distribuirlo in streaming (su Amazon Prime dal 15 dicembre) a causa dei profitti “deludenti”, aveva detto in una lunga intervista al Los Angeles Times: «Lo studio sta usando i miei risultati come scusa per far subire alle sale tutte le perdite della pandemia invece che mettersi in gioco e adattarsi – o ricostruire il nostro business». Rientra quindi in un simile contesto la sua nuova critica mossa alla Warner Bros., relativamente alla decisione della casa di distribuire contemporaneamente i grandi Blockbuster attesi e rimandati al 2021 come Dune di Villeneuve e Wonder Woman 1984 sia al cinema che in streaming, su Hbo Max.

Come ricorda Variety, da Insomnia nel 2002, Nolan ha collaborato con la Warner Bros. in tutti i film che ha diretto, un elenco di successi di critica e di pubblico che includono la trilogia del Cavaliere Oscuro, Inception e Dunkerque.  Il legame quasi ventennale tra il regista e lo studio di Hollywood ha infatti gettato le basi per uno dei rapporti di lavoro di maggior successo nella storia del cinema odierno. Fino a questo momento. Secondo Nolan infatti, la Warner Bros. starebbe commettendo un errore gigantesco, che non farà altro che sferzare un colpo durissimo alle sale, già in crisi a causa della pandemia. «Alcuni dei più grandi registi del nostro settore e alcune delle più importanti star sono andati a dormire pensando che il loro lavoro sarebbe stato visto su un grande schermo, che avrebbero potuto aiutare a sollevare la situazione. E invece il giorno dopo si sono svegliati scoprendo di stare lavorando per uno tra i peggiori servizi di streaming», ha dichiarato lunedì in un’apparizione su E!. Si tratterebbe infatti, oltre che di un torto alle sale già vessate dalla crisi, anche di una completa mancanza di trasparenza nei confronti di registi e attori che «meritavano di essere consultati su quello che sarebbe successo al loro lavoro», ha aggiunto. Stando a quanto riporta Variety, la casa Legendary che ha prodotto Dune e Godzilla vs. Kong, sta valutando le azioni legali contro il distributore.

Parlando con l’Hollywood Reporter ed entrando più nello specifico della questione commerciale, Nolan ha aggiunto che la decisione di uscire contemporaneamente in sala e in streaming «non ha senso dal punto di vista economico e anche il più inesperto degli investitori di Wall Street potrebbe spiegare loro la differenza che passa fra un’interruzione momentanea e una disfunzione sistemica», cioè fra una contingenza temporanea, legata al Coronavirus quindi, e un cambiamento duraturo del mercato.

Nonostante secondo Vulture la strategia della Warner Bros. non sia altro che la fine di un percorso già iniziato da tempo motivato dallo strapotere dei colossi dello streaming, secondo Nolan il piano in questo caso sarebbe molto più opportunistico, con il solo scopo di rendere appetibile Hbo Max: la piattaforma di streaming, che appartiene alla medesima multinazionale di cui fa parte Warner Bros., non ha infatti mai avuto successo. Anche se al momento Nolan servirà come produttore esecutivo per Justice League di Zack Snyder, che uscirà paradossalmente proprio su Hbo Max, per molti la nuova lite potrebbe rappresentare la fine definitiva dei suoi rapporti con la Warner Bros.

Articoli Suggeriti
Social Media Manager

Leggi anche ↓
Social Media Manager

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.