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21:03 mercoledì 3 dicembre 2025
L’ansia da Spotify Wrapped è talmente grave che migliaia di persone hanno creduto a una bufala su una versione modificabile disponibile a pagamento Evidentemente, quella di scoprire di avere dei brutti gusti musicali scorrendo il proprio Wrapped è una paura più diffusa di quanto ci si immagini.
Jafar Panahi ha detto che dopo gli Oscar tornerà in Iran e andrà di nuovo in carcere Mentre era a New York per una premiazione, ha scoperto di essere stato condannato a un anno di carcere per «attività di propaganda».
Secondo Cahiers du Cinéma il film dell’anno è un documentario su un torero peruviano Un film che, per la redazione di Cahiers, è meglio anche di Una battaglia dopo l'altra di Paul Thomas Anderson, secondo in classifica.
La pagina Wikipedia più letta nel 2025 è stata quella di Charlie Kirk Con 45 milioni di visualizzazioni, la pagina dedicata a Kirk ha superato quelle di Trump, del Papa, di Musk, di Mamdani e pure di Superman.
Il nuovo trend di TikTok sono i video anti immigrazione generati con l’AI Milioni di visualizzazioni per video apertamente razzisti e chiaramente falsi che incolpano i migranti di crimini che non sono mai avvenuti.
In Cina le persone stanno andando a vedere Zootropolis 2 insieme ai loro cani e gatti Alcuni cinema cinesi hanno organizzato proiezioni pet friendly per vedere il film Disney con i propri animali domestici.
Anche stavolta il premio di Designer of the Year l’ha vinto Jonathan Anderson È la terza volta consecutiva, stavolta ha battuto Glenn Martens, Miuccia Prada, Rick Owens, Martin Rose e Willy Chavarria.
L’Oms ha detto che i farmaci come Ozempic dovrebbero essere disponibili per tutti e non solo per chi può permetterseli Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, in futuro bisognerà garantire l'accesso a questi farmaci a chiunque ne abbia bisogno.

Musk ha festeggiato il ritorno di Trump su Twitter con un disegno di Milo Manara

21 Novembre 2022

Di sicuro, dipendenti e investitori di Twitter saranno contenti di sapere che l’azienda è nelle mani di un uomo al quale tutto si può dire tranne che non prenda sul serio le gravi e urgenti questioni che il social sta affrontando in questo delicatissimo momento. Elon Musk potrà anche amare il cazzeggio, ma non quando si tratta di questioni cruciali come i licenziamenti e le dimissioni di massa che stanno mettendo a rischio l’esistenza stessa di Twitter o come la rimozione dei ban che fino a qui hanno impedito a personaggi come Donald Trump e Kanye West di avvelenare i pozzi della piattaforma. Ed è proprio perché è una persona seria, matura e affidabile che in questi giorni Musk sta commentando la spirale (auto)distruttiva di Twitter con il linguaggio proprio delle persone serie, mature e affidabili: i meme.

In queste ore sta girando moltissimo uno degli ultimi tweet pubblicati da Musk sul suo profilo, il solito sagace e illuminante commento su una questione di stretta attualità riguardante Twitter. La questione è la rimozione del ban all’ex Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, cacciato dal social con l’accusa di aver violato la regola che vieta agli utenti di incitare alla violenza: erano i giorni in cui Capitol Hill veniva presa d’assalto da trumpiani frustrati e sciamani cornuti, mentre Trump usava tutta l’ambiguità concessa dalla lingua inglese per condannare formalmente ma incitare attivamente alla versione alt right della presa della Bastiglia. A commento della sua decisione di riammettere Trump su Twitter, Elon Musk ha pubblicato un meme basato su un disegno di Milo Manara: quella che ritrae un frate con la mani giunte, occhi al cielo, intento a pregare, mentre una giovane donna accanto a lui cerca di sedurlo mostrandogli le sue notevoli grazie (è un’opera contenuta all’interno di una serie di illustrazioni erotiche ispirate dalle poesie di Jean De La Fontaine e raccolte nel volume Favole libertine) . Musk ha “aggiornato” il meme in modo da dire la sua a tutti quelli che si dicono preoccupati all’idea di restituire a Trump la sua piattaforma preferita, proprio ora che l’ex Presidente ha annunciato ufficialmente la sua intenzione di diventare il prossimo Presidente nel 2024. Nell’immagine, Musk ha aggiunto il logo di Twitter a coprire il fondoschiena della ragazza e il nome “Donald Trump” a identificare il monaco. «Non ci indurre in tentazione», il commento dell’uomo più ricco del mondo a questa ultima, simpaticissima, brillante uscita.

Di serio, maturo e affidabile non c’è solo il modo in cui Musk ha commentato il ritorno di Trump su Twitter, ma anche quello in cui ha deciso di riammettere The Donald sulla piattaforma: con un sondaggio, fatto su Twitter. A questo surreale referendum hanno partecipato quindici milioni di utenti, e alla fine a vincere sono stati i favorevoli alla social-grazia: con il 51,8 per cento dei voti espressi, la fazione pro-Trump ha infatti battuto quella anti-scelleratezza. «Il popolo si è espresso. Trump sarà riammesso. Vox Populi, Vox Dei», ha detto Musk a urne chiuse, a scrutinio finito, a risultato acquisito. Un processo decisionale che, siamo sicuri, non farà che rassicurare tutti coloro che in questi giorni si sono detti convinti che Twitter sia morto e che l’unica cosa da fare sia superare il lutto e abbandonare Twitter, come ha fatto Balenciaga, oppure trasferirsi su Mastodon.

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