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C’è una mappa delle musiciste classiche dimenticate dalla storia

Una mappa interattiva che permette di rintracciare e conoscere la storia di più di 500 musiciste che sono state – letteralmente – dimenticate dalla storia. È svmusicology, creata da Sakira Ventura, uno strumento pensato per mettere in luce tutte quelle compositrici di tutte le epoche che a causa del sessismo, della stigmatizzazione e delle normi sociali vigenti sono rimaste invisibili e sconosciute ai più per lunghissimo tempo. «Non abbiamo mai dato loro il posto che meritano nella storia», ha detto Ventura al Guardian, «Non compaiono nei libri di storia della musica, le loro opere non vengono suonate ai concerti e la loro musica non viene registrata».

Ventura, che ha 28 anni ed è originaria di Valencia, ha raccontato di aver avuto l’idea della mappa dopo i suoi anni di studi accademici in musica, durante i quali raramente aveva avuto l’occasione di conoscere e approfondire l’opera di compositrici classiche, nonostante queste esistessero eccome (basta pensare alla sorella di Wolfgang Amadeus Mozart, Maria Anna detta Nannerl, anche lei talentuosissima ma che non ha avuto la stessa carriera del fratello). Dopo più di un anno e centinaia di ore di lavoro, la mappa oggi raccoglie 530 musiciste – ogni profilo è accompagnato da una breve descrizione dell’artista e un link per ascoltarne la musica – ma Ventura sta lavorando a una lista di altri 500 nomi da aggiungere. Grazie alla sua dedizione, possiamo ascoltare oggi «un catalogo di artisti che spaziano da Kassia, badessa bizantina nata nell’810 e i cui inni sono ancora cantati nella chiesa ortodossa, ad Alma Deutscher, l’adolescente britannica che ha composto la sua prima sonata per pianoforte all’età di sei anni». Buon ascolto.