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C’è un nuovo problema con l’Odissea di Nolan: l’accento americano degli attori Nel primo teaser del film Tom Holland e gli altri attori utilizzano una marcata cadenza americana, particolare che ha indispettito molti fan.
Le acque del mar Mediterraneo ormai sono così calde che nelle mappe satellitari appaiono arancioni L’agenzia spaziale europea ha pubblicato delle mappe impressionanti in cui si vede che in certe zone la temperatura dell'acqua arriva quasi a 30 gradi.
La Grazia, il nuovo film di Paolo Sorrentino, aprirà la Mostra del cinema di Venezia Protagonisti Toni Servillo e Anna Ferzetti, il film sarà in concorso e punterà a vincere il Leone d'Oro.
È morto Michael Madsen, uno degli ultimi cattivi di Hollywood Stroncato da un infarto a 67 anni, è ricordato dal pubblico soprattutto per i cattivi interpretati nell’universo tarantiniano.
Andrea Bajani ha vinto il Premio Strega 2025 con L’anniversario Feltrinelli torna alla vittoria 20 anni dopo l'ultima volta.
La Bbc non ha voluto trasmettere un documentario sui crimini dell’Idf contro i medici di Gaza Documentario che la stessa Bbc aveva commissionato. Si intitola Gaza: Doctors Under Attack e alla fine è andato in onda su Channel 4, tra le polemiche.
Per vincere le elezioni adesso Marine Le Pen punta sull’aria condizionata per tutti Una proposta che ha acceso il dibattito politico, in uno dei Paesi, la Francia, meno climatizzati d'Europa.
Luca Guadagnino sta cercando delle comparse molto specifiche per il misterioso film che girerà quest’estate in Piemonte Se avete la carnagione molto chiara o siete amanti di videogiochi, potrebbe essere la grande occasione per esordire al cinema.

Carlo Capasa dice che dovrebbero continuare a esserci 4 fashion week all’anno

27 Maggio 2020

In questi giorni, sono tante le proposte che provano a immaginare come si riformulerà l’industria della moda dopo lo shock del Coronavirus, in particolar modo sul tema delle sfilate. Dries Van Noten ha lanciato un appello per mandare in passerella le collezioni che vanno subito in negozio (abolendo quindi i tradizionali sei mesi di anticipo), Saint Laurent ha “lasciato” il calendario tradizionale delle sfilate di Parigi mentre Gucci ha optato per due soli show l’anno, come annunciato da Alessandro Michele su Instagram. Ma cosa ne pensano, di queste proposte, le istituzioni che le settimane della moda le organizzano?

British Fashion Council e Cfda, gli organi competenti di Londra e New York, hanno lanciato un appello per “ripensare i ritmi dell’industria”, che ancora però non è stato commentato ufficialmente dai corrispettivi italiani e francesi. Carlo Capasa, presidente di Camera della moda, ha però rilasciato un’interessante intervista a Fashion Network, in cui chiarisce alcuni punti. «Continuo a pensare che dovremmo avere settimane separate per uomo e donna due volte all’anno, poiché si tratta di settori diversi. In generale, penso che questo sia il modo migliore per mantenere il giusto equilibrio tra questi due ambiti. Sono due settori diversi, con buyer, rivenditori e produttori diversi. Questo rimane vero anche se alcuni brand potrebbero volersi differenziare e mettere in scena sfilate co-ed, il che va bene per loro», ha spiegato.

Capasa ha sottolineato l’importanza della fashion week come evento per riunire e spingere l’intera filiera che vi ruota intorno, raccontando anche come la prossima tornata di sfilate, quella prevista dal 14 al 17 luglio al posto del tradizionale appuntamento di giugno con le collezioni maschili, sarà digitale e prenderà le mosse da quanto sperimentato a febbraio con “China, we are with you” lo scorso febbraio, quando le sfilate di Milano hanno raggiunto in streaming i buyer e i giornalisti impossibilitati a viaggiare a causa dell’emergenza sanitaria.

Il presidente di CNMI è scettico anche sullo stravolgimento del calendario, né tantomeno al modello “see now-buy now”: «Non sono assolutamente d’accordo con il fatto di organizzare le sfilate subito prima di vendere le collezioni nei negozi. Prima di tutto, vorrebbe dire presentare una collezione che è stata venduta sei mesi prima e la sfilata diventerebbe un progetto di merchandising e non più un’espressione creativa. Quindi, ci sarebbe bisogno di stylist e merchandiser per organizzarla e si perderebbe l’importanza dello stilista», ha dichiarato, «Il nostro obiettivo è cercare di creare le migliori opportunità di espressione per stilisti e brand, che siano digitali o fisiche», ha quindi concluso.

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