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05:24 giovedì 27 novembre 2025
L’Onu ha definito Gaza «un abisso» e ha detto che ci vorranno almeno 70 miliardi per ricostruirla Quasi sicuramente questa cifra non sarà sufficiente e in ogni caso ci vorranno decenni per ricostruire la Striscia.
Anche quest’anno in Russia è uscito il calendario ufficiale di Vladimir Putin Anche nel 2026 i russi potranno lasciarsi ispirare dalle foto e dalle riflessioni del loro presidente, contenute nel suo calendario
Sarkozy è stato in carcere solo 20 giorni ma dall’esperienza è riuscito comunque a trarre un memoir di 216 pagine Il libro dell’ex presidente francese sulla sua carcerazione lampo a La Santé ha già trovato un editore e verrà presto pubblicato.
Nel primo teaser del nuovo Scrubs c’è la reunion di (quasi) tutto il cast originale J.D., Turk, Elliot e anche il dottor Cox al Sacro cuore dopo 15 anni, invecchiati e alle prese con una nuova generazione di medici. Ma c'è una grave assenza che i fan stanno già sottolineando.
Anche il Vaticano ha recensito entusiasticamente il nuovo album di Rosalía José Tolentino de Mendonça, prefetto per il Dicastero per la Cultura e l’educazione del Vaticano, ha definito Lux «una risposta a un bisogno profondo nella cultura contemporanea».
La nuova funzione di geolocalizzazione di X si sta rivelando un serio problema per i politici Non è facile spiegare come mai i più entusiasti sostenitori di Donald Trump postino dall'India o dalla Nigeria, per esempio.
Gli Oasis hanno detto che adesso che il reunion tour è finito si prenderanno una pausa di riflessione Ovviamente, sono già partite le indiscrezioni: si separano di nuovo? Faranno un nuovo tour? Stanno lavorando a un nuovo album?
Il Grande Museo Egizio di Giza ha appena aperto ma ha già un grave problema di overtourism A nulla è servito il limite di 20 mila biglietti disponibili al giorno: i turisti sono già troppi e il Museo adesso deve trovare una soluzione.

Di cosa si è parlato questa settimana

Enrico Mentana vs Lilli Gruber, Kendrick Lamar vs Drake, la "vera Martha" vs Netflix e le altre notizie degli ultimi giorni.

di Studio
11 Maggio 2024

Polemiche – Diss must be the place
C’è una pagina Wikipedia dettagliatissima che racconta tutto quello che è successo dall’inizio alla fine (almeno, speriamo si sia giunti alla fine) di questa storia. Ci sono ormai decine e decine di articoli, editoriali, brevi saggi pubblicati dai giornali di mezzo mondo per spiegare come queste due persone siano arrivate fino a questo punto. C’è anche un’indagine della polizia di Toronto che dovrà chiarire se tutto questo ha portato al ricovero in terapia intensiva di un uomo. E, nonostante tutta questa mole di informazioni e spiegazioni, noi ancora non abbiamo capito perché Kendrick Lamar e Drake abbiano cominciato a litigare.

Altre polemiche – Sforo italico
A tenere banco questa settimana è stato poi un altro dissing, questa volta tutto italiano e rigorosamente over 65. Senza voler sembrare “ageist”, non si può che guardare con un certo scoramento la baruffa scoppiata tra due tra i giornalisti più longevi, e pagati, della televisione italiana, che battibeccano a distanza sulla linea concessa in ritardo: quando si dice la sovrapposizione di ego giganteschi. Parliamo ovviamente di Enrico Mentana e Lilli Gruber, che negli ultimi giorni non se le sono mandate a dire. Incontinente uno, inaccettabile l’altra, non sappiamo chi la spunterà ma intanto a noi non rimane che assistere a questo scontro di cui avremmo fatto a meno.

Ancora polemiche – Renne rationem
Era da molto tempo che attorno a una serie tv non si creava un dibattito così accesso come è successo nell’ultimo mese con Baby Reindeer, la miniserie scritta e interpretata da Richard Gadd per Netflix. Come scrivevamo all’inizio del fenomeno, Baby Reindeerè un esperimento interessante per molti motivi: intanto per il modo in cui è girata, che prende dall’horror, e per il fatto, come da premessa, che la storia che racconta è vera. Internet è impazzito e in men che non dica aveva già trovato la protagonista, la stalker Martha: si tratterebbe di Fiona Harvey, che è stata addirittura intervistata da (e questo potevamo immaginarlo) Piers Morgan. Harvey ha detto che la serie è tutta inventata e che vuole fare causa al suo autore e pure a Netflix: quando si dice che l’autofiction ci è sfuggita di mano.

Moda – Wet Gala
A seconda del vostro feed social, vi saranno arrivate in questi giorni ondate di foto con protagoniste varie celebrity vestite in maniera più o meno eccentrica (chi direttamente bagnata, come Doja Cat, chi con dei rami in testa, come Lana Del Rey, chi stretta all’inverosimile in un bustino couture, come Kim Kardashian). Come ogni anno, i famosi erano chiamati a raccolta sulle scale del Metropolitan Museum of Art di New York in occasione dell’inaugurazione della mostra del Costume Institute,Sleeping Beauties: Reawakening Fashion. Il tema del red carpet, comunque, si ispirava a un racconto di J. G. Ballard, The Garden of Time, che i più hanno interpretato come una generica ispirazione floreale: in ogni caso, mai come quest’anno la formula del Met Gala è sembrata stanca, speriamo almeno che la mostra sia bella.

Tech – Mela marcia
Prima o poi doveva succedere anche a Apple, di sbagliare una pubblicità. In questi casi, ci si immagina sempre come sia andata quella certa riunione in cui certe persone hanno preso la decisione sbagliata: “Perché non facciamo una pubblicità in cui un’enorme pressa idraulica distrugge un mucchio di vecchia tecnologia analogica, per far passare il messaggio che tanto basta il nuovo iPad a far tutto?”. “Ottima idea, facciamolo!”. Forse si sperava fosse ancora valido l’adagio warholiano secondo il quale la cattiva pubblicità è anche la migliore. In questo caso, allora, missione compiuta: la pubblicità è stata considerata così cattiva che Apple ha dovuto pure scusarsi.

Musica – Pezzo da Novanta
Per molti GenX è stato quasi un fratello maggiore, Steve Albini, morto martedì 7 maggio per un infarto, se non altro perché appariva, come tecnico del suono (in realtà produttore ma a lui piaceva figurare così) di un numero impressionante di dischi di culto uscito tra la fine degli anni ’80 e per tutti gli anni ’90. Basti citare Surfer Rosa dei Pixies, In Utero dei Nirvana e Rid of Me di PJ Harvey (tra i tantissimi altri) per capire che se ne è andato una specie di dio della musica indie.

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