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C’è una teoria del complotto secondo la quale Matthew Perry avrebbe annunciato il suo suicidio su Instagram
Nei giorni immediatamente successivi alla morte di Matthew Perry, avvenuta il 28 ottobre nella sua casa di Los Angeles, tantissimi fan hanno provato a ipotizzare le cause del decesso dell’attore perché non convinti dai primi rapporti della polizia che descrivevano la sua morte come accidentale (annegato nella sua jacuzzi). Sui social, molte persone hanno cercato indizi sui profili dell’attore, in particolare su Instagram, dove lui aveva pubblicato per l’ultima volta il 23 ottobre e da dove, secondo loro, Perry avrebbe lanciato richieste di aiuto, avvisando i suoi follower delle sue tendenze suicide. Che gli ultimi sette post dell’attore siano monotematici e insoliti è abbastanza evidente: tra sagome di pipistrelli, sigle di Batman e descrizioni delle foto firmate con la crasi “Mattman”.
Questa sequenza ha insospettito molti fan, in particolare il video criptico di una mano che depone tre bacche su un ripiano, accompagnato dalla descrizione, «Questo è quello che ho mangiato oggi. Sono Mattman». Secondo un fan, si tratterebbe di “baneberries”, un tipo di bacca velenosa. Qualcun altro, sotto lo stesso video, ha invece commentato di aver riconosciuto dei “cranberries”, che potrebbe essere un riferimento alla cantante dell’omonimo gruppo Dolores O’Riordan, morta in una vasca da bagno. Infine c’è chi, in retrospettiva, legge in quel reiterato uso del “bat-segnale” una richiesta di aiuto, come quella che il commissario Gordon lancia a Batman proiettando nel cielo il simbolo del pipistrello.
Se in queste teorie ci sia qualcosa di reale, lo rivelerà solo l’autopsia, per il momento l’esame tossicologico ha solo rivelato che non sono state trovate tracce di metanfetamine o fentanyl. A screditare l’ipotesi del suicidio si è aggiunta la testimonianza di Athenna Crosby, un’attrice e modella di Los Angeles, che è stata fotografata con Perry il giorno prima della sua morte. Secondo Crosby, l’attore era un grande fan di Batman, al punto che anche nella vita reale ogni tanto si firmava “Mattman” e chiamava la sua macchina “Batmobile”. In un’intervista per Tmz, la modella respinge in modo netto l’ipotesi del suicidio e delle richieste di aiuto sui social, racconta che Perry sembrava di buon umore e ottimista per i progetti futuri.