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«Ho mal di stomaco» è la peggiore scusa per non andare a lavoro, dice Quartz

Tra le scuse usate dagli impiegati per prendere un giorno a lavoro, l’intossicazione alimentare è la peggiore, ha la stessa credibilità del “cane che ha mangiato i compiti” secondo Quartz, che spiega: è tra le più utilizzate in assoluto, soprattutto con l’arrivo dell’estate. Periodo in cui, a causa della facile proliferazione di batteri dovuta al caldo e a uno stile di alimentazione meno controllato, l’intossicazione da cibo è davvero molto più diffusa, racconta il sito citando i dati del Dipartimento dell’Agricoltura statunitense. Ma di fronte all’immagine di un impiegato che vomita come un bambino indemoniato, neppure la statistica può aiutare. Perché è la stessa immagine che useremmo per raccontare i postumi da sbornia a un amico, commenta Quartz.

Mentire è diventato necessario? Dietro le scuse inventate dai lavoratori, c’è un problema culturale legato a una cultura della produttività portata all’eccesso, spiega il sito, citando il successo virale del post di Linkedin di un datore di lavoro di Chicago che difendeva il diritto degli impiegati a essere umani e ad avere una vita privata. Il post contiene una lista di cose che un buon capo non vuole sapere. Ad esempio il motivo per cui lavori da remoto, fai tardi o esci prima dall’ufficio.