Abdoulaye N, nome d'arte Doudou Cross Bitume, aveva un bel po' di follower, diversi precedenti penali e in curriculum anche un lavoro nella sicurezza del Centre Pompidou.
Per evitare altre rapine, verrà costruita una stazione di polizia direttamente dentro il Louvre
E non solo: nei prossimi mesi arriveranno più fondi, più telecamere, più monitor, più barriere e più addetti alla sicurezza.
Dopo il furto milionario dello scorso mese e la relativa crisi d’immagine, il museo del Louvre sta rivedendo tutte le sue misure di sicurezza: sono in arrivo più fondi, più telecamere, più monitor, più uomini in divisa che ne presidino gli spazi. Il museo più visitato del mondo ha addirittura deciso di fornirsi di una piccola stazione di polizia entro i suoi confini.
La direttrice Laurence des Cars ha annunciato l’installazione di un centinaio di nuove telecamere esterne entro il 2026, pensate per coprire perimetro, mura e balconate finora rimaste scoperte dal servizio di videosorveglianza. L’intenzione è quella d’evitare che succeda di nuovo quanto accaduto a ottobre, quando un gruppo di ladri travestiti da operai ha usato un carrello elevatore per raggiungere un balcone della Galerie d’Apollon, sfondare le teche e scappare con un bottino di gioielli napoleonici che ancora non sono stati ritrovati. Una rapina in pieno giorno, in un luogo sorvegliato ma pieno di punti ciechi, soprattutto all’esterno: proprio quel balcone, ha ammesso la direzione a Reuters, non era coperto da nessuna telecamera.
Accanto alle telecamere, è prevista una stazione di polizia “avanzata” all’interno del complesso, per rafforzare il coordinamento con le forze dell’ordine parigine. Il nuovo pacchetto sicurezza del Louvre comprende anche barriere anti-intrusione e anti-ramming nelle strade vicine, oltre a oltre venti nuove figure per la gestione delle emergenze, tra cui quella di un security coordinator dedicato.
Il furto e la conseguente attenzione mediatica hanno di fatto aiutato a finanziare questo aggiornamento delle misure di sicurezza, atteso da tempo. Da anni la Corte dei conti francese segnala come il Louvre fatichi ad aggiornare le proprie infrastrutture, stretto tra sotto-finanziamento cronico e scelte che hanno privilegiato le acquisizioni d’opere rispetto alla messa in sicurezza dell’edificio. L’aggiornamento della sicurezza fa parte di un piano da 800 milioni di euro che punta anche a mettere un tetto di 30 mila visitatori al giorno, per rendere più sostenibili gli afflussi dentro il palazzo storico che ospita le opere, come ricorda Associated Press.
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