Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Le auto elettriche potrebbero causare la fine del petrolio prima del previsto

L’economia del petrolio è particolarmente suscettibile alle fluttuazioni di prezzo che la contraddistinguono: in un momento di calo di costi come quello che stiamo attraversando si genera una reazione a catena che coinvolge l’intera industria, con conseguenze difficili. In Nord Dakota, ad esempio, la situazione attuale è diventata nota col nome di “disastro del petrolio in Nord Dakota” e, tra le altre cose, ha generato un notevole buco nelle finanze dello Stato.
Un altro fattore a “minacciare” l’indotto del sistema che si regge su questo combustibile, se non il principale, è l’avvento delle auto elettriche. Un video di Bloomberg spiega come il grande passaggio dalla benzina all’elettricità potrebbe essere più vicino di quanto pensiamo, e se così fosse basterebbe un’adozione relativamente circoscritta di automobili come la nuova Tesla Model S per mettere in serio pericolo la sopravvivenza del petrolio già nei prossimi dieci anni. Se finora l’opinione più comune è stata che una (piuttosto lontana) fine delle scorte di materie prime nei giacimenti avrebbe causato il punto di svolta, questo report spiega che il motivo potrebbe essere tutt’altro, e ne staremmo già vedendo i prodromi.
Il passaggio alle auto elettriche, a prescindere da quando avverrà, porterà con sé una serie di rivolgimenti che vanno ben al di là del settore: interi ambiti di politica estera si basano sulla presenza dell’industria del petrolio in una data ragione, spiega Bloomberg.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.