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La tribù che è diventata immune a una malattia del cervello, mangiando cervelli

I Fore sono una popolazione che abita una piccola provincia dell’est della Papua Nuova Guinea, in Oceania. Non ebbero quasi alcun contatto con gli abitanti dell’isola fino agli anni ’50, quando, tra gli altri, un gruppo di antropologi iniziò a studiarne usi e abitudini. Fu così scoperto il kuru, un tipo di malattia neurologica endemica alla popolazione, che decimò i Fore dagli anni a cavallo tra gli anni ’50 e ’60. Il kuru è causato da un prione (un “agente infettivo non convenzionale” di natura proteica) che provoca una grave demenza. Lo stesso termine, kuru, significa “tremare”, in riferimento alla condizione provocata dal prione.

Come si è diffuso il kuru tra i Fore? Tramite il cannibalismo. Gli studi antropologici hanno scoperto che i Fore sono soliti mangiare il cervello dei parenti più prossimi, alla morte di questi. Un modo, secondo credenze e tradizioni, di omaggiare il defunto.

Un recente studio uscito su Nature ha scoperto tuttavia un risvolto “positivo” della pratica cannibalica,  descritto come «un impressionante esempio di evoluzione darwiniana». Ovvero: è stato isolato un gene, naturalmente mutato in alcuni individui Fore, che li rende immuni al kuru. Un po’ ciò che accadde alle zanzare con il Ddt: alcuni Fore sono stati così esposti al prione da esserne diventati immuni. Il gene resistente, inoltre, protegge da tutte le altre forme di malattia di Creutzfeldt-Jakob.

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