Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
La playlist
Le canzoni della settimana, per commentare in musica i fatti degli ultimi 7 giorni, per scelta tematica, per capriccio: weekend in musica.

Il voto di una settimana fa ha lasciato all’Italia un orizzonte politico decisamente poco luminoso. Superfluo parlarne ancora; il vero sconfitto di queste elezioni, volenti o nolenti, appare senza dubbio il Partito Democratico. La playlist, lo scorso weekend, si era anche presa una giornata di pausa rispettosa del silenzio elettorale, anche in tema musicale. Torna, oggi, con una linea – poteva essere altrimenti? – smaccatamente politica. E però leggera, non seriosa o catastrofista. Se c’è un argomento su cui tutti i partiti italiani vanno molto d’accordo – ahiloro, e anche ahinoi – sono le scelte sempre discutibili dei cosiddetti “inni di partito”, o inni elettorali. Ecco allora una selezione, per farsi in alcuni casi una (timida) risata. Avvertimento: in questa playlist il “dulcis” sta davvero “in fundo”, e c’è una canzone che – lo diciamo – ha una sua assoluta dignità.
Gianna Nannini – Inno (Partito Democratico)
Ivano Fossati – La Canzone Popolare (Partito Democratico)
Gente della Libertà (Popolo delle Libertà)
Luca Sardella – Pace e Libertà (Unione Democratica di Centro)
Ognuno Vale Uno (Movimento 5 Stelle)
Leo Pari – Ho un Grillo per la testa (inno V-Day)
Va’ Pensiero (Lega Nord)
Un Solo Cuore, Un’Unica Idea (Responsabili)

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.