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06:06 mercoledì 2 luglio 2025
L’Unione Europea ha stabilito che sapere quanto guadagnano i propri colleghi è un diritto Lo ha fatto con una direttiva che l’Italia deve recepire entro il 2026. L'obiettivo è una maggiore trasparenza e, soprattutto, contribuire alla diminuzione del gap salariale tra uomini e donne.
Grazie all’accordo tra Netflix e la Nasa ora si potrà fare binge watching anche dell’esplorazione spaziale Il servizio di streaming trasmetterà in diretta tutta la stagione dei lanci spaziali, comprese le passeggiate nello spazio degli astronauti.
Gli asini non sono affatto stupidi e se hanno questa reputazione è per colpa del classismo Diverse ricerche hanno ormai stabilito che sono intelligenti quanto i cavalli, la loro cattiva fama ha a che vedere con l'associazione alle classi sociali più umili.
In Turchia ci sono proteste e arresti per una vignetta su Maometto pubblicata da un giornale satirico Almeno, secondo le autorità e i manifestanti la vignetta ritrarrebbe il profeta, ma il direttore del giornale ha spiegato che non è affatto così.
Una delle band più popolari su Spotify nell’ultimo mese è un gruppo psych rock generato dall’AI Trecentomila ascoltatori mensili per i Velvet Sundown, che fanno canzoni abbastanza brutte e soprattutto non esistono davvero.
A Bologna hanno istituito dei “rifugi climatici” per aiutare le persone ad affrontare il caldo E a Napoli un ospedale ha organizzato percorsi dedicati ai ricoveri per colpi di calore. La crisi climatica è una problema amministrativo e sanitario, ormai.
Tra i contenuti speciali del vinile di Virgin c’è anche una foto del pube di Lorde Almeno, secondo le più accreditate teorie elaborate sui social sarebbe il suo e la fotografia l'avrebbe scattata Talia Chetrit.
Con dei cori pro Palestina e contro l’IDF, i Bob Vylan hanno scatenato una delle peggiori shitstorm della storia di Glastonbury Accusati di hate speech da Starmer, licenziati dalla loro agenzia, cancellati da Bbc: tre giorni piuttosto intensi, per il duo.

Il posto dei sogni per gli studenti Usa è nella Silicon Valley, non in banca

29 Novembre 2011

Tra la crisi economica che nel 2008 ha eliminato un gigante del settore finanziario come Lehman Brother, fino ad allora considerato intoccabile, e il recente movimento Occupy Wall Street (con tutti i suoi derivati glocal), gli studenti dei maggiori college statunitensi stanno mutando opinione sul lavoro dei loro sogni. Se fino a qualche anno fa un lavoro in una corporation della finanza era la panacea per gran parte dei laureandi, ora le preferenze si sono spostate nel settore tecnologico e informatico, stando a un sondaggio condotto dalla Universum.

In tutto questo, come scrive il New York Times, c’è sicuramente il risentimento del 99% della popolazione martoriata da un 1% ricco, cattivo e ladro (una separazione ardita, in questo caso, visto le cifre delle rette annuali dei college privati statunitensi) ma è anche l’ulteriore conferma del boom del settore hi-tech, specie quello relativamente neonato dei social media. Ecco quindi spiegate le prime tre posizioni più desiderate dalle nuove leve a stelle e strisce, nell’ordine: Google, Apple e Facebook (vedi classifica intera sul sito del Wall Street Journal).

Che Google sia il posto di lavoro dei sogni è cosa risaputa da tempo ma l’arrembaggio delle nuove tecnologie nei confronti delle aspettative lavorative delle nuove generazioni stupisce, soprattutto se si considera che la Cia è al decimo posto della stessa classifica (staccata di quattro posizioni da Amazon), la NASA al 13esimo e i Peace Corps al 14esimo.
E J.P. Morgan? È ferma al 41esimo posto, seguita da Goldman Sachs (46esimo) e Halliburton (sprofondata al 109esimo posto).

Dietro a questo scossone non c’è solamente la forza e la purezza degli ideali. Il settore informatico è infatti la nuova terra promessa della finanza mondiale, uno dei pochi settori in cui gli Stati Uniti rimangono ancora inattaccabili dalla concorrenza estera. Facebook, Google e Apple sono tra le corporation (perché sono corporation, va ricordato) più grandi e in salute degli States, note per attirare le migliori menti e talenti del mondo per la creazione dei loro prodotti. La vera notizia è che sono in grado di avere più appeal di colossi finanziari potenti e ricchissimi che hanno però avuto due colpe: causare la crisi e – ora – subirla.

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