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19:06 martedì 4 novembre 2025
Ogni volta che va a New York, Karl Ove Knausgård ha un carissimo amico che gli fa da cicerone: Jeremy Strong E viceversa: tutte le volte che l'attore si trova a passare da Copenaghen, passa la serata assieme allo scrittore.
È uscito il trailer di Blossoms, la prima serie tv di Wong Kar-Wai che arriva dopo dodici anni di silenzio del regista Negli Usa la serie uscirà il 24 novembre su Criterion Channel, in Italia sappiamo che verrà distribuita su Mubi ma una data ufficiale ancora non c'è.
È morta Diane Ladd, attrice da Oscar, mamma di Laura Dern e unica, vera protagonista femminile di Martin Scorsese Candidata tre volte all'Oscar, una volta per Alice non abita più qui, le altre due volte per film in cui recitava accanto alla figlia.
L’attore e regista Jesse Eisenberg ha detto che donerà un rene a un estraneo perché gli va e perché è giusto farlo Non c'è neanche da pensarci, ha detto, spiegando che a dicembre si sottoporrà all'intervento.
A Parigi c’è una mensa per aiutare gli studenti che hanno pochi soldi e pochi amici Si chiama La Cop1ne e propone esclusivamente cucina vegetariana, un menù costa 3 euro.
Il Premier australiano è stato accusato di antisemitismo per aver indossato una maglietta dei Joy Division Una deputata conservatrice l’ha attaccato sostenendo che l’iconica t-shirt con la copertina di Unknown Pleasures sia un simbolo antisemita.
Lo scorso ottobre è stato uno dei mesi con più flop al botteghino nella storia recente del cinema In particolare negli Stati Uniti: era dal 1997 che non si registrava un simile disastro.
La neo premio Nobel per la pace Maria Corina Machado ha detto che l’intervento militare è l’unico modo per mandare via Maduro La leader dell’opposizione venezuelana sembra così approvare l'iniziativa militare presa dall'amministrazione Trump.

Da Anna Wintour al Dalai Lama: chi aiutò Hillary a superare il tradimento di Bill

03 Maggio 2016

L’importanza delle reti di supporto è un’idea ricorrente nella storia politica di Hillary Clinton. Nel 1996 ha pubblicato il saggio “It Takes a Village” che alcuni vedono come il suo manifesto politico, dedicato ai problemi e ai diritti dell’infanzia: il titolo è ispirato al proverbio “it takes a village to raise a child”, a sottolineare il ruolo della comunità nella formazione e nella protezione dei più piccoli. Quando ha annunciato la candidatura alle primarie lo scorso febbraio ha esplicitamente ripreso il concetto di «villaggio» come «società inclusiva», intesa nel senso economico ma anche umano: quello che permette agli individui di andare avanti, ha detto nel suo discorso, è «la gentilezza da parte di qualcuno a cui importa di noi».

Recentemente il Washington Post ha fatto notare che è stato proprio il sostegno morale da parte di una rete di supporto a permettere a Hillary di superare il momento difficile dei tradimenti pubblici del marito Bill. In un articolo, titolato con studiato citazionismo “The village that helped Hillary Clinton move past Bill’s infidelity”, Lisa Bonos ripercorre il ruolo fondamentale di vecchie amiche, come Diane Blair e Betsy Ebeling, che si strinsero attorno all’allora first lady, ma anche di figure celebri che le offrirono il loro sostegno in pubblico e in privato. Tra queste figurano Anna Wintour, Stevie Wonder, Nelson Mandela e persino il Dalai Lama.

God's Love We Deliver 2013 Golden Heart Awards Celebration - Cocktails

Nel suo memoir del 2004 Living History, Hillary ricorda per esempio come Stevie Wonder fosse passato dalla Casa Bianca per farle ascoltare una canzone che parlava del «potere del perdono» e scritta appositamente per lei: «È stato uno dei gesti più gentili che qualcuno abbia fatto per me in quel momento difficile» (la canzone è probabilmente “Walk On Water“, mai pubblicata). Anna Wintour le propose di posare per Vogue. Quell’esperienza «ha fatto miracoli per il mio umore», ricorda Clinton. «Per un giorno ho potuto rifugiarmi in un mondo di makeup artist e di alta moda. Le fotografie di Annie Leibovitz erano bellissime e mi hanno dato l’opportunità di essere bella anche quando stavo malissimo».

Clinton meets with the Dalai Lama

Nella sua autobiografia Hillary ha anche raccontato di avere ricevuto dal Dalai Lama un incoraggiamento a «essere forte e non arrendersi alla rabbia e al dolore» e di avere tratto ispirazione da un discorso di Nelson Mandela sull’importanza di perdonare. È anche ricordata la publisher del Washington Post Katharine Graham, che «ha dovuto pure lei confrontarsi con l’infedeltà del marito», e invitò Hillary a pranzo.

Nelle immagini: Hillary Clinton e Anna Wintour in una cena di gala nel 2013, Bill Clinton incontra il Dalai Lama nel 2000 (Getty)
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