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20:19 martedì 16 settembre 2025
Amanda Knox è la prima ospite della nuova stagione del podcast di Gwyneth Paltrow Un’intervista il cui scopo, secondo Paltrow, è «restituire ad Amanda la sua voce», ma anche permetterle di promuovere il suo Substack.
Luigi Mangione non è più accusato di terrorismo ma rischia comunque la pena di morte L'accusa di terrorismo è caduta nel processo in corso nello Stato di New York, ma è in quello federale che Mangione rischia la pena capitale.
Dopo i meme, i videogiochi, le carte collezionabili e gli spettacoli a Broadway, adesso l’Italian Brainrot arriva anche nei parchi giochi italiani Da fenomeno più stupido e interessante di internet alla vita vera, al Magicland di Valmontone, in provincia di Roma.
È morto Robert Redford, una leggenda del cinema americano Aveva 89 anni, nessun attore americano ha saputo, come lui, fare film allo stesso tempo nazional popolari e politicamente impegnati.
La prima puntata del podcast di Charlie Kirk dopo la sua morte è stata trasmessa dalla Casa Bianca e l’ha condotta JD Vance Il vicepresidente ha ribadito che non ci può essere pacificazione con le persone che hanno festeggiato o minimizzato la morte di Kirk.
Tra i film candidati a rappresentare l’Italia all’Oscar per il Miglior film internazionale ci sono praticamente tutti i film usciti in Italia quest’anno Tranne La grazia di Paolo Sorrentino, ma non per volontà: la sua assenza è solo una questione burocratica.
A Lampedusa sono arrivati tre immigrati palestinesi a bordo di una moto d’acqua I tre hanno usato ChatGPT per pianificare la rocambolesca fuga verso l’Europa, seminando le motovedette tunisine per arrivare in Italia.
Il concerto in Vaticano per il compleanno del Papa è stato uno degli show più assurdi di sempre La collabo Bocelli-Pharrell, i Clipse primi rapper a esibirsi in Vaticano, i droni del fratello di Musk, lo streaming su Disney+ e la diretta su Tv2000: è successo davvero.

Gli angeli d’America

La sfilata di Victoria's Secret rimane uno degli show più attesi negli States. Nonostante Sandy, elezioni presidenziali. E nativi americani.

13 Novembre 2012

Maniche arrotolate e cravatte che penzolano inermi: a poche ore dalla vittoria di Obama tra scrutinatori, giornalisti e supporter la sciatteria è più che concessa. L’America attende il suo show, quello in cui il Presidente Usa abbraccerà una moglie understatement con abito riciclato ma per nulla sciatta. Intanto, lontano dalla miriade di coccarde bianche rosse e blu di Washington, c’è chi sta ricoprendo con pochi centimetri di ricami il corpo delle più belle donne del pianeta. È’ infatti al Lexigton Avenue Armony, in piena Manhattan che a poche ore dai bagordi per la vittoria di Obama andrà in scena lo show che, presidenziali a parte, riesce a incollare su youtube quanti più americani possibili.

New York spazza via le troppe polemiche di un novembre caldissimo: ancora storditi dai bagordi gli eserciti degli asinelli e degli elefantini si trovano d’accordo in quello che è un after party azzeccatissimo, peccato che il circo elettorale sia solo ogni quattro anni mentre quella che Victoria’s Secret ricrea non conosce motivo per non andare in scena ogni anno. Nonostante Sandy abbia minacciato e complicato l’organizzazione dello show più costoso e architettato del fashion biz. A poche ore infatti da quelle 17, ora del té all’americana che avrebbe portato sulla passerella le modelle più belle del mondo travestite da funambole, trapeziste, clown e domatrici, la città non era ancora del tutto operativa e il rischio che la sfilata di Victoria’s Secret non andasse in scena avrebbe fatto crollare le quotazioni di New York come non mai.

Assenti i maratoneti che ambivano ai record, per le strade di Manhattan arrivano gli angeli: ma non faranno terminare le polemiche. Anzi. Troppo sfarzo dopo la scossa che Sandy ha inflitto alla città, troppi taxi ancora senza benzina, e troppo poco tempo per cucire i capi di lingerie su ognuna delle top model denominate per l’appunto Angeli. E non è una leggenda: la categoria di modelle che viene chiamata per questo show è di un altro pianeta; lo sanno le agenzie, lo sanno loro, le modelle, che considerano la chiamata alla parata degli Angeli come il raggiungimento di uno step della propria carriera pari a partecipare al Calendario Pirelli. Una volta solcata quella passerella, con la lingerie più venduta d’America che per l’occasione è disegnata sul proprio corpo, resterai Angelo per tutta la tua vita. Qui vige la scuola di The Body, alias Elle MacPherson, colei che ha insegnato alla Moda le curve femminili del nostro tempo: e soprattutto quelle delle yankee americane con quel 90-60-90 di pura tonicità e nessun osso troppo in vista. Mentre in Europa la taglia Zero non è più “un caso” negli States le forme hanno ancora un valore. Anche questo è una buona propaganda post elettorale.

Le polemiche non terminano, nonostante le gote rosse di Toni Garrn, perché il tema è quello del circo, dicevamo, quindi uno scenario più che chiassoso deve prendere spazio sul palco. Non solo scenografie ma anche sostenitori celebri di Obama che appena smesse le t-shirt con il viso-cartoon del presidente indossano bustini e gilet  per calcare la passerella-palcoscenico dello show: alla chiamata degli Angeli, infatti, hanno risposto Rihanna, Justin Biber e Bruno Mars. Più teen che mai rispetto al passato – l’anno precedente Jay-Z dalla prima fila è passato al palco con uno show inaspettato e perfetto.  Fuochi e piume, reggiseni a balconcino e boccoli dorati, tatuaggi disegnati e babydoll tigrati: nell’eccesso di gioia ed esuberanza il Circo esce dal tema e investe i Nativi Americani quando la top Karlie Kloss sfila svestita ma con la testa (molto) coperta dal lungo piumaggio del copricapo dei Nativi americani. Una gaffe che a poche ore dalle elezioni risulta una buccia di banana evitabile. Victoria’s Secret twetta le scuse, alternandole alle foto di Miranda Kerr che ammicca alla platea della più grande festa americana. Forse agli angeli, quest’anno, si perdona anche questa?

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