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Milano ha respinto il convegno sulla remigrazione organizzato dall’estrema destra Era in programma il 17 maggio ma a causa delle proteste gli organizzatori sono stati costretti ad annullare e remigrare altrove.
Anche quest’anno all’Eurovision sta succedendo un casino attorno alla cantante israeliana Proteste, denunce, tentativi di boicottaggio, minacce, fischi veri e registrati: per Yuval Raphael l'Eurovision è iniziato così.
Cosa ha detto il primo testimone sentito nel processo contro Diddy Il rapper è accusato, tra le altre cose, di sfruttamento della prostituzione in un processo appena iniziato a New York.
Gérard Depardieu è stato condannato per violenza sessuale Diciotto mesi, con pensa sospesa, per violenze ai danni di due donne durante le riprese del film Les Volets Verts, nel 2021.
Il Festival di Cannes ha vietato il naked dress «per motivi di decoro» E pure le tote bag, gli zaini e i borsoni grossi, sul red carpet e in tutti gli spazi dell'evento.
L’Eliseo è stato costretto a smentire il fatto che Macron stesse tirando cocaina con Merz e Starmer Fake news diffusa su Telegram anche dalla portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova.
Grazie alla serie Netflix sono ripartite le ricerche sulla famiglia di Héctor G. Oesterheld, il desaparecido autore dell’Eternauta I suoi nipoti, scomparsi 50 anni fa, potrebbero essere ancora vivi, hanno rivelato due associazioni.
Il litigio tra Elio Germano e il ministro Giuli non finisce più Va avanti ormai da quasi una settimana, dal giorno dei David di Donatello, e nessuno dei due sembra avere intenzione di arrendersi.

Gchat aveva previsto il futuro dell’instant messaging

30 Maggio 2016

Una delle “sensazioni” dell’ultimo anno nel campo della messaggistica istantanea è stato Slack, un software che permette di creare stanze private di conversazione (su Studio ne avevamo parlato qui). Slate ha però una rivelazione: «È tempo di ammetterlo: Slack è soltanto Gchat». Secondo l’articolo, il problema è che gli utenti di dieci anni fa non sapevano di poter usare il sistema di messaggistica di Google nel modo in cui usano Slack oggi.

All’epoca – intorno al 2005-2006 – la chat di Gmail era usata soprattutto in senso ricreativo, mentre Slack deve la sua fama alla penetrazione nei luoghi di lavoro. Eppure Gchat aveva già le funzioni che contraddistinguono il software del momento: gli archivi delle conversazioni, la possibilità di eseguire ricerche al loro interno e quella di avviare chat di gruppo dotate di sistemi di trasferimento file rapidi ed efficienti.

Il fatto che Google stessa non credesse particolarmente nel servizio è testimoniato già dal fatto che il nome Gchat è colloquiale, ovvero non è mai stato riconosciuto ufficialmente da Big G: la piattaforma di messaggistica era nota a Cupertino come Google Talk, e la sua versione interna a Gmail come Google Chat. Nel 2011 la società ha iniziato lo sviluppo di Hangout, la sua nuova funzionalità in grado, tra le altre cose, anche di far disporre all’utente di videochiamate. Eppure i nostalgici di Gchat non hanno preso il cambiamento positivamente. John Brownlee scriveva su Fast Company: «In un mondo di servizi di instant messaging che sembrano un sogno delirante di TokyoPop, Gchat era orgogliosamente text-based. Mettendo davanti la funzionalità, coesisteva con Gmail senza provare a sopraffarlo. Quando cliccavi su un nome per inviare un messaggio, potevi inviare testo, e dopo avviare una videoconferenza, ma nient’altro. Era orgogliosamente senza fronzoli, anche in modo ribelle, ma comunque aveva alcuni lati bellissimi e sminuiti».

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