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Un giapponese ha postato 20 mila video di gatti senza che nessuno diventasse virale

Gattari si nasce, fenomeni di Youtube si diventa, ma con la giusta dose di talento. In assenza del quale neppure 20 mila video di gattini postati sul web possono aiutare. Questa frase non è un’iperbole ma l’incipit del racconto di una storia vera che ha come protagonista un uomo giapponese di mezza età. Otto anni fa, questo amante dei gatti ha iniziato a postare un video al giorno, ogni giorno, sul suo canale Youtube filmando se stesso mentre dà acqua e cibo a dei tranquilli gatti randagi. E non si è più fermato.

Ma nonostante un piano editoriale preciso ed efficiente, nessuno dei video ha avuto successo. Esatto, nemmeno uno. Perché? Innanzitutto questi gatti sono davvero troppo tranquilli, manca il dramma insomma. Probabilmente l’aspirante star di Youtube non ha intuito la potenzialità del trend dei “mici che fanno cose” ed ha puntato più su uno “stile reality” poco azzeccato: i gatti, spesso ripresi in coppia, vengono mostrati nella loro quotidiana banalità. «I video non sono tecnicamente interessanti. E il design è antivirale», scrive The Outline.

In assenza di una benché minima sensibilità poetica neorealista, l’uomo ha puntato tutto sul differenziale competitivo: la quantità. «Se mettessi tutti questi video in una grande playlist, impiegheresti almeno sei giorni e mezzo per arrivare alla fine», si legge sul sito. Che commenta: «È probabilmente il canale di Youtube più prolifico tra quelli non generati automaticamente, ma anche il più solitario». In molti casi ci sono 5 visualizzazioni e il canale ha avuto solo 100 iscritti fino a quando, a marzo di quest’anno, non è stato segnalato nella sezione r/DeepIntoYouTube di Reddit. Ma neppure questo debutto è servito al successo. Ora ci sono solo 2000 iscritti.

La mancanza di titoli e la totale assenza di sforzi editoriali, però, potrebbe raccontare un’altra storia. Magari un piccolo esempio di resistenza al potere dei social network. Può darsi che l’uomo, infatti, non abbia interesse alcuno a mostrare agli altri il suo amore per i gatti. Forse, per questo giapponese di mezza età, Youtube è solo un archivio come un altro, dove conservare i file scaricati dalla sua fotocamera (una Nikon Coolpix). Una prova a sostegno di questa tesi? I video mantengono i nomi dei file. Ma, come nelle migliori storie social, anche in questo caso sarà difficile risalire alla verità.