Cose che succedono | Cinema

Perché sempre più film sono così bui che non si vede quasi niente

Il 7 maggio agli Mtv Awards è stata mostrata in anteprima una scena dell’attesissimo nuovo film Disney La sirenetta, versione live-action del cartone animato del 1989. Il problema è che la clip è stata mostrata, ma non è stata vista. Diverse persone si sono lamentate su Twitter del fatto che una scena notturna con protagonisti Ariel (Halle Bailey) e il principe Eric (Jonah Hauer-King) fosse così buia che riuscivano a malapena a capire cosa stesse succedendo. «Dov’è la luce? Dov’è il colore? Sembra così noioso», ha commentato qualcuno, mentre qualcun altro ha pensato a problemi tecnici: «A quanto pare tutte le lampadine del set si sono fulminate contemporaneamente». Soltanto due mesi fa critiche molto simili erano state rivolte a un altro remake Disney, Peter Pan e Wendy.

Come ha sottolineato Nicholas Barber sulla Bbc, quello dei film oscuri in cui non si vede un tubo non è soltanto un problema Disney. È successo anche con The Batman, Avengers: Endgame, The Mandalorian, Game of Thrones e il suo spin off House of the Dragon (ne avevamo parlato qui). Gli spettatori si riversano sui social media lamentandosi dell’oscurità di questi film, confrontandola alla luminosità dei successi di Hollywood dei decenni precedenti. Un esempio ricorrente è il finale di Titanic del 1997: la famosa scena sulla porta/zattera è ambientata nel cuore della notte, in mezzo all’oceano, ma Jack e Rose si vedono benissimo.

«Per quanto riguarda la cinematografia, viviamo in tempi bui», afferma Barber. Il motivo, però, non ha nulla a che fare con il difficile periodo storico in cui viviamo, se mai con le mode: negli ultimi dieci anni l’influenza dell’atmosfera misteriosa della fantascienza e del fantasy è stata molto forte sui prodotti di Hollywood. La motivazione più importante, però, a quanto pare, sarebbe puramente tecnica: è passato un decennio da quando il video digitale ha superato l’uso della celluloide e nel 2016 oltre il 90 per cento dei film è stato girato in digitale. Un cambiamento apportato da questa tecnologia è che ora i registi, sul set, dispongono di monitor video che mostrano loro esattamente ciò che le cineprese stanno riprendendo. Possono vedere immediatamente se tutti i dettagli di cui hanno bisogno sono presenti sullo schermo, quindi possono sperimentare con un’illuminazione inferiore. Con la celluloide, invece, non esisteva un modo per controllare in tempo reale se una scena era troppo “in ombra”, quindi per sicurezza si girava sempre con luce forte.