Cose che succedono | Esteri

Una donna ucraina ha abbattuto un drone con un barattolo di pomodori

Nel fine settimana Liubov Tsybulska, consulente del governo ucraino, ha condiviso su Twitter la storia di una donna di Kiev protagonista dell’ultimo, singolare singolare metodo di difesa subito sfruttato dalla propaganda di guerra: la donna in questione, infatti, avrebbe abbattuto un drone nemico usando come proiettile un barattolo di quelli che si usano per le conserve o per i sottaceti. In una prima versione della storia, nel barattolo c’erano dei cetrioli. Ma, come appurato successivamente dai giornalisti della testata Liga.life, questa versione della storia era sbagliata: nel barattolo-proiettile in realtà c’erano dei pomodori, come affermato dalla stessa donna durante un’intervista.

La donna si chiama Elena e vive a Dniprovs’kyi, un quartiere di Kiev. Di mestiere non fa certo il cecchino né si occupa di antiaerea: fa la commessa in un piccolo negozio che vende prodotti per la casa, soprattutto saponi e detersivi. La donna ha raccontato che mentre se ne stava per i fatti suoi a fumare seduta sul balcone di casa, ha visto un oggetto “fluttuare” in lontananza. All’inizio pensava fosse un corvo ferito, ma dallo strano ronzio che quell’oggetto emetteva ha presto capito che non si trattava di un uccello. Spaventata all’idea che il drone potesse cominciare a sparare nella sua direzione, la donna è corsa in casa, ha preso il primo oggetto abbastanza grosso sul quale è riuscita a mettere le mani e lo ha lanciato verso il drone con tutte le sue forze. Il barattolo ha centrato in pieno il bersaglio, che si è schiantato al suolo, finendo in mille pezzi. Per completare l’opera, Elena e suo marito (preoccupati dalla possibilità che parti del drone potessero funzionare come antenne e segnalare al nemico il luogo in cui era stato abbattuto) hanno poi sparpagliato il rottame in diversi cassonetti dell’immondizia.