Attualità | Rassegna
Di cosa si è parlato questa settimana
Una settimana di combattimenti: Mancini scende in campo contro la droga, Musk e Zuck sognano di pestarsi al Colosseo, in Francia si lotta contro le violenze della polizia.
Polemiche – L’allenatore del pippone
Sembrava che il fondo fosse già stato raggiunto col video di Salvini che citofonava e chiedeva: «Scusi, lei spaccia?». Ma lo spot con Roberto Mancini che si improvvisa educatore e avvisa i giovani che «tutte le droghe fanno male» ci insegna che al peggio non c’è limite. Cosa succede nello spot: dei giovani guardano il video in cui Mancini dice loro che le droghe fanno male (come qualcuno ha scritto nei commenti: se a non drogarsi si diventa così, beh, ci è andata benissimo) e hanno l’intuizione geniale di farsi un video anche loro dicendo la stessa cosa, per la gioia dell’allenatore, che conclude: «Bravi, fatelo girare!». Ok, nessuna pubblicità sulle droghe ha mai funzionato e quella con il ct della Nazionale è solo l’ultima aggiunta alla già ricchissima e imbarazzantissima galleria degli spot antidroga, italiani e non (ne abbiamo parlato qui), ma anche passandone in rassegna un bel po’ è impossibile trovarne uno più stupido e inutile di questo.
Esteri – La rivoluzione francese
Continuano le proteste a Parigi e in tutta la Francia. Questa volta a dare il via agli scontri è stata l’uccisione a Nanterre di un ragazzo di 17 anni, Nahel M., da parte di un poliziotto. L’incidente ha scatenato nuovamente le polemiche sugli abusi della polizia francese, in particolare sulle persone di origine araba o nordafricana: nel 2022, tredici persone sono state uccise dalla polizia in episodi simili a quello di Nahel M.. Quest’ultima morte ha però infiammato il dibattito pubblico (e le strade delle principali città, da Marsiglia a Tolosa fino a Lione) sia per la giovane età della vittima, sia a causa dell’iniziale versione fornita dalla polizia – ovvero che l’auto di Nahel M. stesse per investire l’auto delle forze dell’ordine – smentita poi da un video diventato virale.
Personaggi – Spartazuck
Sarebbe bello dire che ci aveva creduto soltanto Elon Musk, che alle 6 del mattino (ora italiana) aveva twittato, tutto contento, del Colosseo come possibile ring per il suo incontro con Mark Zuckerberg. E invece, a conferma della perenne sospensione dell’incredulità con la quale ormai conduciamo le nostre vite, per qualche ora ci abbiamo creduto tutti. La smentita è toccata al Capo Ufficio Stampa del ministero della Cultura Andrea Petrella, che probabilmente mai si sarebbe immaginato che nella sua vita avrebbe prodotto una dichiarazione ufficiale, su carta intestata di un ministero della Repubblica, per precisare che no, il Colosseo non è a disposizione per zuffe tra miliardari annoiati. Non ancora.
Musica – Sapore di Lana
Prendi un giorno di giugno come un altro e sceglilo per annunciare l’unica data italiana di Lana Del Rey con meno di una settimana di anticipo. È quello che è successo qualche giorno fa: domenica 2 luglio, infatti, la cantante americana si esibirà a Lido di Camaiore per il festival La Prima Estate per un evento speciale che fa parte di una serie di «date a sorpresa» che Del Rey terrà in Europa, o almeno così si legge nella nota ufficiale. Secondo i ben informati di internet (fonte: mio cugino), Lana Del Rey voleva fare almeno un concerto in Italia dopo il Glastonbury e prima della data del 9 luglio a Hyde Park. O forse voleva solo andare al mare, salutare i suoi fan italiani, che sono letteralmente impazziti all’annuncio, e chi siamo noi per negarle una giornata in Versilia.
Cinema – L’uomo che non c’era
«Era uno che correva rischi. Selvaggio, estremo, avventuroso», con queste parole Nick Sands ha ricordato suo fratello dopo la conferma che il corpo ritrovato nei boschi nei pressi del monte Baldy, nella California del sud, era quello di Julian. Di lui si erano perse le tracce il 13 gennaio, durante un’escursione cominciata in condizioni troppo difficili anche per uno esperto di hiking come lui. «Ho sempre cercato l’esotico, cose che mi portassero lontano da me stesso», aveva detto Sands in un’intervista al Guardian del 2018. Spiegava così la sua strana carriera da attore, in cui era stato l’eroe romantico di Camera con vista e l’icona horror di Gothic: ogni nuovo ruolo una strada per allontanarsi da se stesso, appunto.