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Si è scoperto che Oliver Sacks “ritoccò” alcuni casi clinici per rendere i suoi libri più appassionanti e comprensibili Un'inchiesta del New Yorker ha rivelato diverse aggiunte e modifiche fatte da Sacks ai veri casi clinici finiti poi nei suoi libri.
Lo 0,001 per cento più ricco della popolazione mondiale possiede la stessa ricchezza della metà più povera dell’umanità, dice un rapporto del World Inequality Lab Nella ricerca, a cui ha partecipato anche Thomas Piketty, si legge che le disuguaglianze sono ormai diventate una gravissima urgenza in tutto il mondo.
È morta Sophie Kinsella, l’autrice di I Love Shopping Aveva 55 anni e il suo ultimo libro, What Does It Feel Like?, era un romanzo semiautobiografico su una scrittrice che scopre di avere il cancro.
La Casa Bianca non userà più il font Calibri nei suoi documenti ufficiali perché è troppo woke E tornerà al caro, vecchio Times New Roman, identificato come il font della tradizione e dell'autorevolezza.
La magistratura americana ha pubblicato il video in cui si vede Luigi Mangione che viene arrestato al McDonald’s Il video è stato registrate dalle bodycam degli agenti ed è una delle prove più importanti nel processo a Mangione, sia per la difesa che per l'accusa.
David Byrne ha fatto una playlist di Natale per chi odia le canzoni di Natale Canzoni tristi, canzoni in spagnolo, canzoni su quanto il Natale sia noioso o deprimente: David Byrne in versione Grinch musicale.
Per impedire a Netflix di acquisire Warner Bros., Paramount ha chiesto aiuto ad Arabia Saudita, Qatar, Emirati Arabi e pure al genero di Trump Lo studio avrebbe chiesto aiuto a tutti, dal governo USA ai Paesi del Golfo, per lanciare la sua controfferta da 108 miliardi di dollari.
Sempre più persone si uniscono agli scream club, cioè dei gruppi in cui per gestire lo stress invece di andare dallo psicologo ci si mette a urlare in pubblico Nati negli Stati Uniti e arrivati adesso anche in Europa, a quanto pare sono un efficace (e soprattutto gratuito) strumento di gestione dello stress.

Di cosa si è parlato questa settimana

L'orso Jj4 che mangia i runner, Renzi e Calenda che si scannano a vicenda, il Dalai Lama che bacia i bambini e le altre notizie degli ultimi giorni.

di Studio
15 Aprile 2023

Polemiche – La lingua batte dove il Dalai vuole
Difficile che al mondo sia rimasto qualcuno che non sappia che il leader spirituale del buddismo tibetano ha chiesto a un bambino di dargli un bacio sulle labbra e poi di «succhiargli la lingua». Al video virale sono seguite le scuse dell’87enne, varie speculazioni politiche secondo le quali l’occidente avrebbe strumentalizzato la figuraccia (ultima di una lunga serie, tra le peggiori ricordiamo quando disse che se avesse dovuto scegliere come successore una donna questa avrebbe dovuto essere molto attraente), giustificazioni varie (c’è chi ha sottolineato come nella cultura tibetana sia normale salutarsi usando la lingua) e, tanto per cambiare, un’infinità di meme.

Altre polemiche – Fasci e orso
Lo scorso mercoledì Andrea Papi, 26enne di Caldes in provincia di Trento, è stato ucciso da un orso mentre si trovava nei boschi del Monte Peller. È la prima volta che, in Italia, un orso compie un’aggressione mortale nei confronti di un essere umano. Il tragico evento ha scatenato un dibattito che si è subito diviso tra chi è favorevole all’abbattimento dell’orso e chi invece vuole salvarlo. In mezzo ci sono la famiglia di Papi, che affronta un lutto gravissimo, e anche gli orsi, che ora vengono visti sempre più come ospiti sgraditi dagli abitanti del Trentino.

Cronaca – Lettera a un bambino già nato
Sono stati i giorni in cui ha tenuto banco la vicenda di Enea, il bambino appena nato, lasciato dalla madre, insieme a una lettera, nella “Culla della vita”, un’apposita struttura della Clinica Mangiagalli a Milano dove poter lasciare neonati in quello che viene definito “abbandono responsabile”. La notizia ha prodotto sui social una gara, più che di solidarietà, di paternalismo, con appelli alla madre, come quello di Ezio Greggio, a ritornare sui propri passi dietro promessa di un aiuto economico. Quello che stupisce non è tanto la tendenza a non farsi i cazzi propri, quanto la pubblicità data alla notizia dalla stessa Mangiagalli, che dopo aver fatto una cosa buona, creando questo luogo, l’ha quasi resa inutile per un molto milanese eccesso di comunicazione. Si spera almeno che il clamore non scoraggerà altre donne e uomini in situazioni difficili.

Politica – Una poltrona per due
La storia che tutti sapevano sarebbe finita così è finita proprio così. «Renzi ha provato a rifilarci una sola», ha spiegato uno scoglionatissimo Calenda, fu quasi leader del mai nato Terzo polo, a quelli che gli chiedevano che cosa avesse scatenato l’improvvisa guerra civile Azione vs Italia Viva. Renzi, fresco direttore del Riformista, fa quello che fa sempre in questi casi: nega tutto, si dice sorpreso e ferito, non si spiega proprio perché alla fine tutti lo abbandonino. Per lo meno, dalla maniera disastrosa in cui stanno gestendo la fine della loro alleanza, si può finalmente rispondere alla domanda: ma Renzi e Calenda sono di sinistra? Certo che sì, solo a sinistra ci si scanna in questa maniera, senza motivo, senza fine.

Tv – Massimo Pericolo
Come la definirebbe lui con uno dei suoi aggettivi prediletti, la storia dell’improvvisa cancellazione di Non è l’arena di Massimo Giletti dal palinsesto domenicale di La7 è una di quelle «molto forti». Siamo forse di fronte al caso Biagi-Luttazzi-Santoro di questa epoca? La risposta è no per tutti tranne che per Giletti, che sicuramente la racconterà così quando tornerà in pompa magna sulla Rai (e magari racconterà l’unica verità sulla storia della perquisizione della polizia che potrebbe come non potrebbe esserci stata a casa sua). Lo sappiamo perché è già successo: L’arena sulla Rai finì come sta finendo Non è l’arena su La7, e Giletti disse all’epoca della Rai quello che probabilmente nel futuro dirà di La7. Resta solo un dubbio: quale variazione sul tema della parola “arena” sceglierà ora come titolo della sua nuova trasmissione?

Cinema – Nannes
Era dal lontano 2001 che non succedeva di avere tre opere in concorso al Festival di Cannes, che si terrà dal 16 al 27 maggio. E quest’anno saranno Marco Bellocchio con Rapito, Alice Rorhwacher con La chimera e Nanni Moretti (un veterano del festival: sarà la nona volta che partecipa, 45 anni dopo Ecce Bombo) con il suo attesissimo Il Sol dell’avvenire. «L’Italia è un grande Paese di cinema», ha commentato il direttore Thierry Frémaux.

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Il therapy speak ha trasformato le nostre vite in un’infinita e frustrante autoanalisi

Parole come narcisista, codipendenza e neurodivergente fanno ormai parte del linguaggio comune. Ma spesso le usiamo senza capirle davvero e il loro abuso sta contribuendo al peggioramento della salute mentale di tutti.

Dovremmo tutti riscoprire il luddismo

Sempre più articoli e saggi rileggono l’esperienza delle rivolte contro i telai meccanici nell’Inghilterra dell'800 come un’anticipazione del conflitto tra umani e AI. L’ultimo è Sangue nelle macchine di Brian Merchant, uscito in Italia per Einaudi.

di Studio
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Anche quest'anno alla fiera della piccola editoria si è alzato un grosso polverone.