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13:42 venerdì 12 dicembre 2025
Reddit ha fatto causa al governo australiano per aver vietato i social ai minori di 16 anni La piattaforma è convinta che la legge anti soci isoli i minorenni e limiti la loro voce politica nella società, fornendo benefici minimi.
La casa di Babbo Natale in Finlandia quest’anno è piena di turisti ma anche di soldati Nato L’escalation al confine russo ha trasformato la meta turistica natalizia della Lapponia in un sito sensibile per l’Alleanza Atlantica.
Il governo americano vuole che i turisti rivelino i loro ultimi 5 anni di attività sui social per ottenere il visto Vale anche per i turisti europei che dovranno consegnare la cronologia dei loro account su tutte le piattaforme social utilizzate.
Ora su Letterboxd i film si possono anche noleggiare e sono già disponibili molte chicche introvabili altrove I titoli disponibili saranno divisi in due categorie: classici del passato ormai introvabili e film recenti presentati ai festival ma non ancora distribuiti su altre piattaforme.
Da quando è stata introdotta la verifica dell’età, nel Regno Unito il traffico dei siti porno è calato ma è anche raddoppiato l’utilizzo di VPN Forse è una coincidenza, ma il boom nell'utilizzo di VPN è iniziato subito dopo l'entrata in vigore della verifica dell'età per accedere ai siti porno.
Secondo una ricerca, nel 2025 abbiamo passato online più tempo che durante i lockdown Oramai i "vizi" presi durante la pandemia sono diventati abitudini: ogni giorno passiamo online tra le quattro e le sei ore.
Si è scoperto che Oliver Sacks “ritoccò” alcuni casi clinici per rendere i suoi libri più appassionanti e comprensibili Un'inchiesta del New Yorker ha rivelato diverse aggiunte e modifiche fatte da Sacks ai veri casi clinici finiti poi nei suoi libri.
Lo 0,001 per cento più ricco della popolazione mondiale possiede la stessa ricchezza della metà più povera dell’umanità, dice un rapporto del World Inequality Lab Nella ricerca, a cui ha partecipato anche Thomas Piketty, si legge che le disuguaglianze sono ormai diventate una gravissima urgenza in tutto il mondo.

Di cosa si è parlato questa settimana

Sette giorni di cattivi pensieri: gli Zelensky su Vogue, le ingerenze russe nella politica italiana, i casini del New Yorker e la rivolta degli utenti Instagram.

30 Luglio 2022

Polemiche – Guerra su Vogue
Il servizio di Annie Leibovitz su Vogue Us con protagonisti i coniugi Zelensky sembra aver indispettito la maggior parte dei commentatori social, che hanno giudicato troppo “patinato” il modo in cui il magazine ha deciso di trattare la delicata intervista a Olena Zelenska, First Lady ucraina. Vogue lo ha fatto utilizzando – com’è lecito che sia – il suo linguaggio, che è appunto patinato come fa notare Enrico Ratto su Rivista Studio, ma viene da chiedersi se questo fosse l’unico esito per un’operazione editoriale di questo tipo.

Ancora polemiche – Guerra al New Yorker
Vogue non è l’unico giornale americano dove si passano giornate difficili. Anzi, forse va molto peggio nella redazione del New Yorker, sempre in casa Condé Nast, dopo le accuse e il conseguente licenziamento della giornalista Erin Overbey, ormai ex archive editor e ex responsabile della newsletter Classics. Overbey ha infatti pubblicato su Twitter un lunghissimo thread in cui accusava l’Editor in Chief David Remnick di averla “sabotata”: ne è nata una saga piuttosto contorta, che ahimè non farà benissimo al giornale.

Social – Pace di Instagram
Nei giorni scorsi le sorelle più potenti dei social hanno ricondiviso il post virale “Make Instagram Instagram Again”, un meme creato quasi per scherzo dalla fotografa ventunenne Tati Bruening insieme a una petizione da firmare su Change.org che ha già raggiunto più di 230mila firme. La tiktokizzazione di Instagram non piaceva a nessuno, ma se non piace alle Kardashian è un grosso problema: Meta ha deciso di fare un passo indietro e ha sospeso gli aggiornamenti finché “gli utenti” non si saranno calmati.

Politica – Il mago del Cremlino
Chi è Antonio Capuano? È quello che ci stiamo chiedendo da quando abbiamo scoperto che è lui ad aver organizzato gli incontri tra il segretario della Lega e l’ambasciatore russo Razov. La stessa domanda devono essersela posta anche i servizi segreti italiani, che hanno intercettato Capuano per capire cosa avesse da dire agli alti diplomatici russi un avvocato nato a Frattaminore e iscritto al Foro di Roma. Pare che in queste occasioni si parlasse del governo Draghi, di dimissioni di ministri, di biglietti aerei per viaggi in Russia. Ora tutti negano tutto: Capuano, il consigliere diplomatico di Salvini, ha pure detto che lui non è il consigliere diplomatico di Salvini. E quindi si torna all’inizio: chi è Antonio Capuano?

Cinema – Old Wild Hollywood
Lo scorso sabato, nella sua casa di Aspen, in Colorado, è morto il regista Bob Rafelson. Aveva 83 anni e negli anni Settanta era stato uno dei protagonisti della New Hollywood, un gruppo di giovani registi (Scorsese, Coppola, De Palma, Spielberg) che rivoluzionò il cinema popolare americano. Autore di film memorabili come Cinque pezzi facili e Il postino suona sempre due volte, produttore che scommise su Peter Bogdanovich e Dennis Hopper, inventore dei Monkees: come ha detto Francis Ford Coppola, Rafelson è stato «uno dei più importanti autori cinematografici della nostra epoca».

Letteratura – Le cit. di Citati
Come scrisse una volta Nadia Fusini (massima esperta italiana e traduttrice di Virginia Woolf), la bravura di Pietro Citati nello scrivere di letteratura era quella di saper rileggere i classici non come un critico accademico o militante ma come un «lettore-scrittore». Il talento dello scrittore morto il 28 luglio a 92 anni, però, non stava solo nel suo modo di scrivere di letteratura, ma in come sapeva raccontare le vite dei più grandi autori: Manzoni, Kafka, Goethe, Leopardi. Nel 1984 aveva vinto il Premio Strega con Tolstoj, la biografia romanzata dello scrittore russo. Tra le opere più belle che ci lascia in eredità c’è Il Male Assoluto (Adelphi), in cui analizza la passione del male all’interno dei grandi romanzi dell’Ottocento a partire da Delitto e castigo di Dostoevskij.

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Il video è stato registrato dalle bodycam degli agenti ed è una delle prove più importanti nel processo a Mangione, sia per la difesa che per l'accusa.

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Nati negli Stati Uniti e arrivati adesso anche in Europa, a quanto pare sono un efficace (e soprattutto gratuito) strumento di gestione dello stress.

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