Attualità | Rassegna

Di cosa si è parlato questa settimana

I film a Cannes e i libri a Torino, la visita di Sanna Marin, l'ennesima polemica sui putiniani della tv italiana e le altre notizie della settimana.

Un meme che dimostra che Tom Cruise non invecchia

Polemiche – La Rula verità
Per trovare una discussione sensata sulla tv italiana bisogna guardare la tv americana. La Cnn invita Rula Jebreal a discutere di propaganda russa in Europa e lei dice quello che tutti vediamo in tv ogni santo giorno ormai da tre mesi: in nessun Paese europeo c’è un incontro così perfetto tra domanda e offerta di contenuti filo-putiniani come in Italia. Moltissimi giornalisti nostrani si sono sentiti chiamati in causa e pure offesi, Massimo Giletti si è preso la responsabilità di smentire Jebreal e ha chiesto a uno dei suoi (tanti) ospiti in collegamento da Mosca se avesse mai ricevuto inviti anche da tv e giornali di altri Paesi d’Europa. «No», la risposta dell’ospite.

Eventi – Gran Torino
Il Salone Internazionale del Libro di Torino ha aperto le porte giovedì 19 maggio. Se sui social seguite qualcuno che lavora nell’editoria (scrittori, editori, traduttori) potete confermarlo: i partecipanti di quest’edizione, dal titolo Cuori Selvaggi, sembrano eccitatissimi all’idea di accalcarsi all’interno del Lingotto, anche se sono passati soltanto 7 mesi da quella precedente. I grandi eventi letterari, con i loro aneddoti indimenticabili, i gossip ma anche le considerazioni serie su tendenze e direzioni dell’editoria internazionale, sono il tema del secondo appuntamento del podcast di Cristiano de Majo su Radio Raheem, Pasticciaccio brutto. Con Matteo Codignola, editor e autore di Cose da fare a Francoforte quando sei morto (Adelphi) e Cristina Gerosa, editor di Iperborea: per respirare l’atmosfera da salone del libro, anche se non ci andate.

Cinema – Top Cannes
Anne Hathaway bellissima e naturalissima in un Armani Privé tutto ricoperto di pailettes bianche, Jeremy Strong irresistibile come sempre (almeno per chi come noi si è innamorato del suo Kendall guardando Succession), la duchessa di Cambridge a suo agio sul red carpet come se fosse l’attrice più famosa di tutte, Tom Cruise, detto anche “Scientology”, che si è distinto per la sua noiosissima presenza, come ha sottolineato Vulture, rimpiangendo i tempi in cui saltava sul divano di Oprah, ma si è beccato un applauso di 5 minuti per il suo Top Gun: Maverick. E poi un sacco di ottimi film da tenere d’occhio (qui i migliori 10).

Politica – O-Sanna
La presidentessa della Finlandia ha 37 anni, è a capo di un governo progressista e nella settimana appena passata ha preso la decisione storica di far entrare il suo Paese nella Nato, di fatto ponendosi al centro del dibattito che più ha infiammato l’Europa, e il mondo, dall’inizio della guerra in Ucraina. In occasione della sua visita in Italia i commentatori (maschi) non hanno potuto esimersi dall’esprimere giudizi non richiesti nei confronti di Sanna Marin, ma dubitiamo che lei, al contrario dei propagandisti russi, li degnerà mai di considerazione.

Personaggi – La sposa cool
Non capiremo mai se i Millennial, e le nuove generazioni cresciute tra una crisi e l’altra, abbiano rinunciato al matrimonio perché convinti fosse un lascito di un ordine sociale pregresso o se siano state le difficoltà, economiche ed emotive, a far scegliere loro di sposarsi sempre meno. Fatto sta che quando una celebrity si sposa, un po’ di rammarico c’è: soprattutto se si tratta di Chloë Sevigny, sposa a 46 anni nel suo abito Jean Paul Gaultier by Glenn Martens, che un po’ ci fa sognare quel sogno del dichiararsi amore per sempre e offrire ai nostri ospiti bicchieri pieni di sigarette.

Musica – Synthaki
A 79 anni è morto Vangelis, «un pioniere della musica elettronica», come lo ha definito il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis. Era diventato famoso alla fine degli anni ’60 con gli Aphrodite’s Child, band di expat greci che con “Rain and Tears” aveva raggiunto la cima della classifica anche in Italia. Ma moltissimi se lo ricordano soprattutto per le colonne sonore: quella di Momenti di gloria, con la quale vinse l’Oscar nell’82, e ovviamente quella di Blade Runner.