Attualità | Rassegna

Di cosa si è parlato questa settimana

Le molestie degli alpini, l’Eurovision italiano, le scarpe distrutte di Balenciaga e le altre notizie degli ultimi giorni.

Immagine dalla campagna delle Paris Sneaker di Balenciaga

Polemiche – Cappellate
La prima spiegazione data dagli Alpini a quanto successo durante il loro raduno riminese era un’appassionante – e bislacca – teoria del complotto: a molestare tutte quelle ragazze non sarebbero state delle “vere” Penne Nere ma degli infiltrati, giovinastri malintenzionati, armati di cappelli «taroccati» comprati al mercatino delle pulci con l’intento di infangare il buon nome del Corpo andandosene in giro a importunare giovani donne. Ci ha creduto solo Mauro Corona, che a Cartabianca ha parlato di una storia «un po’ montata». Tutti gli altri sono rimasti in attesa di una spiegazione migliore e, soprattutto, delle scuse dell’Associazione nazionale Alpini. Che alla fine, anche se tardive, sono arrivate.

Cronaca – Quando muore una giornalista
Lo scorso mercoledì, la giornalista di Al Jazeera Shireen Abu Akleh è stata uccisa da un proiettile alla testa mentre seguiva un’operazione dell’esercito israeliano nel campo profughi di Jenin. Abu Akleh, di origine palestinese, ha raccontato per anni il confitto ed era uno dei volti televisivi più conosciuti nel mondo arabo. La notizia, e il video, della sua morte hanno scioccato la comunità internazionale. L’esercito israeliano ha annunciato di aver avviato un’indagine interna per accertare la dinamica dell’incidente, mentre un altro video, quello in cui i soldati dell’IDF strappano via la bandiera palestinese dalla bara della giornalista, ha infiammato nuovamente il dibattito.

Tech – iPodsteri l’ardua sentenza
Questa settimana molti Millennial sono stati costretti ad ammettere che il tempo è passato anche per loro, che la gioventù ormai è alle spalle e che il mondo è cambiato. Una sessione di autoanalisi cominciata con un annuncio fatto da Apple: finite le attuali scorte, non si produrranno più iPod. Tra improvvise nostalgie e ricordi di vecchie playlist, finisce così la storia di un prodotto che ha cambiato il modo di vivere e consumare la musica per una generazione intera, un oggetto del desiderio destinato a rimanere nell’immaginario collettivo.

Eventi – Eurovision Camp
È iniziata a Torino la manifestazione musicale più camp al mondo, e cioè l’Eurovision Song Contest, che torna in Italia dopo la vittoria dei Måneskin. Già dalle primissime battute l’atmosfera è perfettamente a tema con la tradizione del festival, con Cristiano Malgioglio protagonista indiscusso della telecronaca, Mahmood e Blanco ormai star internazionali (ha parlato di loro anche il New York Times) e gli improbabili, ma irrinunciabili, omaggi dei partecipanti all’Italia. Il nostro cuore è tutto dei lettoni Citi Zēni, già eliminati, i veri campioni morali di quest’edizione con la loro “Eat Your Salad”.

Musica – Tu Vuò Fa’ il napoletano
Liberato II è il secondo album del misterioso artista napoletano che ha esordito nel 2017 con “Nove maggio”. È apparso 3 anni dopo il primo, il 9 maggio (ovviamente), poco prima della mezzanotte: accompagnato da “Partenope”, un ambizioso video in costume diretto da Francesco Lettieri che omaggia i Borbone, riprende il mito della sirena e fa venire in mente un capitolo del capolavoro di Curzio Malaparte, La pelle, quello che si intitola “Il pranzo del Generale Cork“. Il 13 maggio, 4 anni dopo Nuova Napoli, è arrivato anche il nuovo album dei Nu Genea, Bar Mediterraneo. Insieme formano la colonna sonora perfetta per il primo fine settimana caldo dell’anno, sognando il lungomare.

Moda – 28 Balenciaga dopo
Se c’è un marchio che è ancora capace di creare discussione, quello è certamente Balenciaga, che questa settimana ha fatto arrabbiare i commentatori social con il lancio delle Paris Sneaker, delle scarpe talmente rovinate da sembrare pronte per la spazzatura, ma che costano quasi 2000 euro. In realtà, della versione distrutta (e a quel prezzo) ne esistono solo 100 paia, mentre quelle in commercio, decisamente meno rovinate, partono dai 495 dollari. Che non è poco, direte voi, ma in fondo è il mondo di Demna e ci viviamo tutti dentro.