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12:52 giovedì 20 novembre 2025
Angoulême, uno dei più prestigiosi festival di fumetti al mondo, quest’anno potrebbe saltare a causa di scandali, boicottaggi e tagli ai finanziamenti L'organizzazione è accusata di aver provato a insabbiare un'indagine su uno stupro e centinaia di artisti hanno deciso di non partecipare in protesta. L'edizione 2026 è a rischio.
Il guasto di Cloudflare è stato così grave che ha causato anche il guasto di Downdetector, il sito che si occupa di monitorare i guasti su internet Oltre a X, ChatGPT, Spotify e tanti altri, nel down di Cloudflare è andato di mezzo anche il sito a cui si accede quando tutti gli altri sono inaccessibili.
Il nuovo film di Sydney Sweeney sta andando così male che il distributore si rifiuta di rivelarne gli incassi Christy sembra destinato a diventare il peggior flop dell'anno, il quarto consecutivo nel 2025 dell'attrice.
Diversi grandi hotel sono stati accusati di fare offerte ingannevoli e fuorvianti su Booking L’authority inglese che si occupa di pubblicità ha scoperto che quelle convenientissime offerte non sono mai davvero così convenienti.
Gli scienziati hanno scoperto che il primo bacio sulla bocca è stato dato 21 milioni di anni fa E quindi non se l'è inventato l'homo sapiens ma un ominide, un antenato comune di uomini, scimpanzé, gorilla e orango, animali che infatti si baciano.
Non si capisce bene perché ma Nicki Minaj è andata alle Nazioni Unite a parlare dei cristiani perseguitati in Nigeria Sembra che a volerla lì sia stato Trump in persona, dopo che in più occasioni Minaj gli ha espresso pubblico supporto sui social.
La nuova tendenza nell’industria del beauty è vendere prodotti di bellezza anche a bambine di 3 anni Da anni si parla di Sephora Kids, ma adesso ci sono storie che riguardano bambine addirittura più piccole.
Il Ceo di Google ha detto che nessuna azienda si salverebbe dall’eventuale esplosione della bolla dell’intelligenza artificiale Sundar Pichai ha detto che la "corsa all'AI" è un tantino irrazionale e che bisogna fare attenzione: se la bolla scoppiasse, nemmeno Google uscirebbe indenne.

Di cosa si è parlato questa settimana

L'incriminazione del Primo ministro israeliano alla Corte penale internazionale per "crimini di guerra", la banana di Cattelan e la musa segreta di McCarthy.

di Studio
23 Novembre 2024

Esteri – Cry Bibi
La Corte penale internazionale, che è il più importante tribunale del mondo per i crimini di guerra e contro l’umanità, ha emesso un mandato d’arresto contro Netanyahu, il presidente di Israele (e anche per Yoav Gallant, ministro dell’Interno, e Mohamed Deif, leader di Hamas). Significa che Bibi potrebbe (dovrebbe) essere arrestato se viaggerà in uno dei 124 Paesi che riconoscono la Corte (Israele non la riconosce). L’Italia è tra questi, e la cosa mette in imbarazzo il governo: Crosetto ha detto che le sentenze della Corte sono da rispettare, Salvini è subito saltato su a invitare Netanyahu a Roma, come ha fatto anche Orban. Netanyahu, poco sorprendentemente, ha detto che la Corte penale è antisemita.

Arte – La banana bollente
L’asta di Sotheby’s New York partiva da 800mila dollari ma l’opera di Maurizio Cattelan “Comedian” (una banana attaccata al muro con lo scotch) è arrivata a 6,2 milioni di dollari, la cifra pagata dal cripto-imprenditore di origini cinesi nonché primo ministro di Liberland Justin Sun (nell’immagine un ritratto realizzato da Beeple in occasione del lieto acquisto pubblicato da Sun sul suo profilo Instagram). Sun riceverà il seguente kit: una banana, un rotolo di scotch, il certificato di autenticità e le istruzioni su come installare l’opera, incluso come sostituire il frutto. Quella andata all’asta era stata comprata proprio in giornata, da una bancarella di un fruttivendolo del Bangladesh ignaro dell’imminente trasformazione del frutto, o meglio, del suo significato, per 35 centesimi di dollaro.

Polemiche – Milano, o cara
La città più vivibile in Italia e quella in cui esiste la strada più costosa al mondo (via Monte Napoleone). Sono i “primati” che questa settimana ha raccolto Milano, che si è ormai astratta dall’essere una città reale, con pregi e difetti, e con persone reali che la vivono, per trasformarsi in un altro di quegli argomenti social capace di triggerare tutto il Paese. Al di là delle baruffe online, però, quella scissione resta: il “modello Milano”, se mai è esistito, sembra essere a un bivio. Ben vengano gli investitori nelle vie dello shopping e i primi posti nelle classifiche, ma la città ha i problemi di tutti i grandi centri urbani, dalla mobilità all’inquinamento al costo della vita. Cose di cui si dovrebbe parlare senza cadere nelle fazioni social, composte perlopiù da chi a Milano non ci ha mai vissuto.

Scrittori – Leggere Lolita a Tucson
Uno scrittore morto. Grandissimo e celebratissimo. Noto per i suoi capolavori e per la sua riservatezza. E una donna, che fino a oggi, per quasi cinquant’anni, ha tenuto segreta una relazione con lui, iniziata quando lei aveva sedici anni. Stiamo parlando di Cormac McCarthy e della fino a questo momento sconosciuta Augusta Britt e di un lungo articolo uscito questa settimana su Vanity Fair Us, che prevedibilmente ha fatto molto discutere. In verità meno di quanto si potrebbe pensare di MeToo, e molto più di inesattezze, buchi e fact checking poco rigoroso contenuti nella storia.

Tv – Scamacho
Come spessissimo capita, il programma Belve fa la parte del leone sui social dando in pasto agli utenti la cosa di cui si finisce per parlare. Questa settimana è il turno di una dichiarazione di Scamarcio sui ruoli maschili e femminili all’interno di una famiglia e sul fatto che lui è un tradizionalista fermamente convinto che la donna debba fare la donna e il maschio debba fare il maschio. Già noto per dichiarazioni politiche non proprio in linea con il progressismo di ferro del cinema romano, noi siamo fermamente convinti che Scamarcio debba fare Scamarcio, e va bene così. Ma che bravi Fagnani e i suoi autori.

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Dichiarazioni modificate e interviste inventate, un ben tornato alle care vecchie fake news.

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Soprattutto ne è convinto il loro maschio alfa Peter Thiel, che alla questione ha anche dedicato un ciclo di conferenze. Secondo lui, tutti i mali del mondo sono riassunti nelle parole, opere e missioni di Thunberg.