Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
È uscita oggi la copertina del New Yorker disegnata da David Hockney
«Per l’ultima copertina della rivista e per questi giorni brevi e bui, David Hockney offre il tradizionale comfort di un focolare». Con poche parole Françoise Mouly, redattrice d’arte del New Yorker, introducendo l’intervista all’artista, spiega il progetto che ha visto l’ottantatreenne pittore d’origini inglesi illustrare la copertina di uno dei magazine più famosi del mondo. Hockney collabora da parecchi anni con il New Yorker per cui ha creato altre copertine, e vive da un anno in una casa del XVII secolo in Normandia con il suo partner, Jean-Pierre Gonçalves de Lima, non lontano dalla casa di Monet a Giverny.
This week’s cover, “Hearth,” by David Hockney: https://t.co/WRnz71KC07 pic.twitter.com/enowehlTrB
— The New Yorker (@NewYorker) December 14, 2020
Nella conversazione con Mouly, Hockney ricorda come si è avvicinato all’iPad, che negli anni è diventato il suo strumento prediletto, all’origine della copertina dell’edizione di questa settimana del New Yorker e delle precedenti, tra cui la recente cover di British Vogue o del Telegraph Magazine. Ha iniziato a disegnare sull’iPad quando è uscito per la prima volta, nel 2010 e non ha disdegnato nemmeno l’iPhone, pubblicando un libro di disegni che erano vedute dalla finestra della sua camera da letto. Dopo alcune modifiche da parte di Apple, che a detta di Hockney hanno peggiorato l’app “Pennelli”, ha smesso di usare l’iPad fino a quando Jonathan Wilkinson, suo assistente tecnico, ha creato una nuova app con un matematico, appositamente creata per lui con alcuni pennelli personalizzati.
Nell’ultimo anno, nel ritiro in Normandia, Hockney ha realizzato centinaia di dipinti, inspirato dalla natura e dal cambiamento delle stagioni: «Ho 2012 dipinti realizzati quest’anno, con solo altri otto da fare, voglio che siano alberi neri sotto la pioggia o la neve, ma sto ancora aspettando il tempo. Allora avrò fatto duecentoventi dipinti per il 2020», ha confidato nell’intervista. Il prossimo progetto vedrà la trasposizione di quest’ultimo anno vissuto nel nord della Francia su degli enormi pannelli alti un metro e mezzo di altezza per dieci metri di lunghezza, che verranno esposti nei lunghi corridoi del Musée de l’Orangerie, a Parigi, nei quali passeggiando si assisterà le al lento cambiare delle stagioni.

Copertina del numero del 4 ottobre 2010, creata con iPad.

Copertina numero del 7 marzo 2011, realizzata su iPad.

Copertina del numero del 13 giugno 2011, creata con iPad.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.