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Chi è David Diop, il vincitore dell’International Booker Prize

David Diop è il primo autore francese a vincere l’International Booker Prize, il premio per il romanzo in traduzione in lingua inglese che il 2 giugno è andato al suo At Night All Blood Is Black. È il suo primo libro a venire pubblicato nel Regno Unito, mentre in Italia abbiamo già letto il suo Fratelli d’anima, uscito con Neri Pozza, che aveva vinto il Premio Strega europeo nel 2019. Diop, nato a Parigi da madre francese e padre senegalese, ha passato la sua infanzia in Senegal, che ha lasciato per ritornare in Francia a studiare. Ora è professore di letteratura francese del 18esimo secolo presso l’Università di Pau, sui Pirenei.

Le vicende dietro al romanzo che gli ha fatto vincere l’International Booker Prize sono ispirate al suo bisnonno, che dal Senegal ha combattuto nella Prima guerra mondiale per la Francia. «Non ha mai detto niente a sua moglie o a mia madre, riguardo alla sua esperienza. È per questo che sono sempre stato molto interessato alle storie e racconti che danno accesso a una certa intimità con quella guerra nello specifico», ha commentato Diop alla Bbc. Il romanzo segue Alfa Ndiaye, un soldato senegalese che inizia a delirare dopo aver assistito alla morte di un suo amico nelle trincee francesi, e inizia ad accusare gli effetti della malattia mentre combatte contro i tedeschi. Intanto, sarà accusato dai suoi compagni di stregoneria.

In un’intervista al New York Times, Diop ha fatto notare che in Francia non si parla mai dei soldati che provengono dai paesi colonizzati, quando in realtà in Senegal vengono visti come eroi e sfilano ogni anno nelle parate: «Questo mi ha fatto venire voglia di scrivere una lettera fittizia da parte di un soldato senegalese». Il giudice che ha consegnato il premio a Diop ha definito il suo romanzo «contemporaneamente terrificante e spaventoso per il modo in cui viene ritratta la violenza», aggiungendo, «ti ipnotizza: è un romanzo straordinario». Ammonta a 50 mila sterline la somma che ha ricevuto dall’International Booker Prize, e che dividerà con la sua traduttrice inglese, Anna Moschovakis.