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Quante volte si possono lavare le mascherine?

Ora che è arrivata l’estate, le mascherine stanno diventando un problema: non solo per quanto riguarda lo smaltimento, ma per via delle irritazioni e del sudore che, con l’innalzarsi delle temperature, le rendono sempre più scomode. Se avete optato per i modelli riutilizzabili e vi siete chiesti quante volte potete lavarle prima di buttarle, potreste esservi trovati di fronte a indicazioni contraddittorie. Di mascherine lavabili, infatti, ce ne sono moltissime e, come linea generale, ci si dovrebbe attendere alle istruzioni di durata riportate sull’etichetta. Anche per quelle sportive o con i filtri, soprattutto i modelli pensati per lo smog che in molti hanno riciclato durante la pandemia, il discorso è lo stesso: il più delle volte non è necessario lavarle ogni giorno, ma dopo ogni utilizzo dovrebbero essere almeno disinfettate e lasciate arieggiare.

Secondo le indicazioni del Ministero della Salute bisognerebbe «procedere alle operazioni di lavaggio a 60 gradi con comune detersivo o secondo le istruzioni del produttore, se disponibili; talvolta i produttori indicano anche il numero massimo di lavaggi possibili senza riduzione della performance della mascherina; dopo avere maneggiato una mascherina usata, effettuare il lavaggio o l’igiene delle mani». C’è però spazio per qualche dubbio: sulla perdita di performance, infatti, incide il tempo di utilizzo e le condizioni in cui la mascherina viene utilizzata. Gli esperti consigliano sempre di preferire quelle chirurgiche usa e getta, ma chi non deve indossarle per molte ore consecutive – come succede invece al personale sanitario e agli altri lavoratori essenziali – può riutilizzarle più volte, sempre con l’accortezza di lavarle e lasciarle poi all’aria aperta.