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Si è scoperto che un modello di cintura di castità maschile poteva essere hackerata a distanza

Una cintura di castità con altissima probabilità di essere hackerata. Come segnala The Verge, la Cellmate Chastity Cage, costruita dall’azienda cinese Qiui, consente infatti agli utenti di far gestire «l’accesso ai propri genitali» a un partner che può bloccare e sbloccare “la gabbia” da remoto utilizzando un’app. Solo che alcuni difetti nella programmazione dell’app hanno fatto sì che «chiunque potesse bloccare da remoto tutti i dispositivi e impedire agli utenti di liberarsi», come ha fatto notare la società di sicurezza britannica Pen Test Partners.

A peggiorare la situazione c’è poi il fatto che la cintura di castità non ha un azionamento manuale né una chiave fisica, così gli utenti bloccati finiscono per avere poche opzioni per liberarsi di tutto l’armamentario. Una possibilità è quella di «rompere l’anello in acciaio della cintura, un’operazione che richiederebbe delle tronchesi o una smerigliatrice, resa ancora più complicata dal fatto che l’anello in questione è fissato saldamente attorno ai testicoli di chi indossa la cintura. L’altra possibilità, scoperto da Pen Test Partners, è quello di sovraccaricare il circuito che controlla il motore del lucchetto con tre volt di elettricità (circa due batterie AA)». Insomma, non proprio una passeggiata, considerando anche le parti sensibili a cui la cintura è applicata.

Non è la prima volta che alcuni sex toys in versione tech (se così vogliamo chiamare una cintura di castità) finiscono sotto accusa per problemi di sicurezza: degli hacker erano riusciti a dirottare i filmati in streaming dal vivo registrati con uno speciale dildo mentre altri si erano impossessati di alcuni plug anali abilitati via Bluetooth. Secondo quanto riporta The Verge, il primo allarme per il dispositivo di Qiui è arrivato lo scorso aprile: l’azienda si è impegnata a risolverne i problemi tecnici, ma ancora oggi, se non si è fatto l’aggiornamento, si rischia di rimanere prigionieri della propria cintura. Che poi era lo scopo iniziale per cui la si è comprata, quindi forse va bene così.