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Ci sono troppe navi nel mondo

Troppe imbarcazioni e non abbastanza merce con cui stiparle. Di conseguenza il Baltic Dry Index, che misura internazionalmente il prezzo delle spedizioni navali, ha registrato una caduta verticale del costo degli shipments. Nel grafico realizzato da Quartz, si nota come il valore sia precipitato allo scoppio della crisi economica e abbia, oggi, raggiunto un nuovo record negativo.

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Tra i responsabili del fenomeno c’è la Cina. Una nota degli analisti di Moody’s recita: «Ci aspettiamo che la domanda rimanga smorzata nel 2016 come successo nel 2015 mentre il rallentamento della Cina continua a pesare sulla domanda di beni (carbone e ferro)». L’outlook dell’agenzia di rating sulle spedizioni è quindi passato a “negativo”, prospettando un periodo nero per il settore nei prossimi due anni.

Le ripercussioni della crisi, spiega Quartz, iniziano a essere avvertite soprattutto in Asia orientale, dove hanno sede la maggior parte dei cantieri navali. La società sudcoreana Daewoo ha appena annunciato il licenziamento di 12 mila lavoratori.

Il time-lapse di una giornata nel porto di Amsterdam nel 2015: guardate il “traffico”

 

Nell’immagine, una nave sullo sfondo della raffineria Fawley di Southampton, Inghilterra (Matt Cardy/Getty Images)