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Ci sono dittatori e dittatori (su Skytg24)

Sabato 7 maggio va in onda su Jetlag di Skytg24 il reportage “il Giardino Nero di Montagna,” di Anna Mazzone, dedicato alla petro-dinastia che governa l’Azerbaijan, in pace armata (poco “pace”, molto “armata”) con la vicina Armenia.

Già, perché mentre gli occhi del mondo sono puntati sulla Libia e sul Medio Oriente, nel cuore del Caucaso soffiano altrettanti venti di guerra.

La dinastia islamica degli Aliyev in Azerbaijan, costruita su fiumi di petroldollari, potrebbe presto innescare un nuovo conflitto in Nagorno Karabakh, un lenzuolo di terra conteso con l’Armenia, dove si vive in una condizione di “tregua apparente” da 16 anni. In Nagorno Karabakh la guerra potrebbe riesplodere da un momento all’altro e scatenare una tragedia umanitaria dal sapore balcanico. Negli ultimi mesi l’Azerbaijan ha raddoppiato le sue spese militari superando i 3 miliardi di dollari e si sono intensificate le violazioni della tregua. 25 militari sulla linea di contatto in NKR sono stati freddati dai cecchini azeri nel 2010, tre hanno fatto la stessa fine dall’inizio di quest’anno.

Ma la comunità internazionale volta le spalle alla questione e preferisce chiudere un occhio sulle velleità autoritarie e armenofobiche di Ilham Aliyev, un dittatore che gode di ottima salute.

Perché, si sa, tutti i dittatori sono uguali. Solo che alcuni dittatori sono più uguali degli altri