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L’omosessualità di Chopin è stata cancellata dalla storia?

Dopo la pubblicazione di Tomorrow Never Comes e relativo dibattito sulla relazione sadomaso James Dean e Marlon Brando, dopo le ricerche sulla vita sessuale di Abramo Lincoln ed Eleonore Roosevelt, sembra essere arrivato il momento di Chopin, il celebre compositore polacco. Il giornalista musicale Moritz Weber, in un programma radiofonico intitolato Gli uomini di Chopin andato in onda dall’emittente pubblica svizzera SRF, sostiene a gran voce come gli archivisti e i biografi di Frédéric Chopin abbiano per secoli chiuso deliberatamente un occhio sulle lettere omoerotiche del compositore per rendere l’icona nazionale polacca conforme alle norme conservatrici, che oggi più che mai si stanno irrigidendo nel paese.

Weber è convinto che il primo passo per addentrarsi nella vicenda sia quello di vagliare la corrispondenza tra Chopin e Tytus Woyciechowski, per anni considerato l’amico del cuore del compositore, mentre ora come il primo di una serie di “fidanzati”.  «Non ti piace essere baciato», scrive Chopin al suo compagno di scuola, per continuare, «per favore, permettimi di farlo oggi. Devi pagare per il sogno sporco che ho fatto su di te la scorsa notte». Le lettere all’amico, iniziano spesso con “La mia vita più cara” e finiscono con “Dammi un bacio, amante carissimo”.

Nella traduzione delle lettere dal polacco sarebbero stati commessi molti errori, come quello di aver trasformato un pronome maschile in un femminile: «Ho il mio ideale, che servo fedelmente, e con “la” quale non parlo da sei mesi […] alla cui memoria è nato l’Adagio del mio concerto», è la traduzione in inglese, mentre Weber è convinto la missiva fosse indirizzata a Tytus. Contattato dal Guardian, il traduttore inglese delle lettera, un professore in pensione di lingue slave alla Yale University, ha ammesso che c’è una possibilità che questa lettera fosse indirizzata Tytus Woyciechowski, respingendo l’ipotesi però di un sua consapevole manipolazione. «Chopin era un romantico che sicuramente non discriminava tra uomini e donne nelle sue espressioni d’amore», ha dichiarato il professore, «parlare di cospirazioni nelle varie edizioni critiche è assurdo», ha tagliato corto. Ad aumentare i sospetti c’è verifica che Weber avrebbe fatto con l’Istituto Chopin di Varsavia: i flirt attribuiti a Chopin con delle donne non sono verificabili, mentre è noto come il matrimonio con la scrittrice George Sand non era una storia d’amore in senso convenzionale. Nonostante l’analisi della sua corrispondenza Chopin aveva ben altro modo per manifestare il suo amore, a chiunque fosse indirizzato, con la musica. «Confido al pianoforte le cose che a volte voglio dirti», confidò, in una lettera.