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Perché Chanel ha prodotto un boomerang?

Chanel produce e vende tanti oggetti che il grande pubblico generalmente non associa al marchio Chanel: palline da tennis, per esempio, tavole da surf, o addirittura racchettoni da spiaggia. Ma il titolo di articolo più in aspettato dell’ultima collezione probabilmente spetta a un boomerang. Composto di un materiale misto, legno e resina, di colore nero, può essere acquistato, alla voce “altri accessori”, per il modico prezzo di 1260 dollari. In realtà non è la prima volta che la celebre maison ha prodotto un boomerang: un altro, questa volta di colore rosso, era stato messo in vendita più di dieci anni fa.

Con un pezzo ironico su Mashable, Johnny Lieu paragona il prodotto alla borsa blu di Ikea rifatta da Balenciaga. Tuttavia Lieu nota anche che, in questo caso, ci potrebbe essere un elemento di appropriazione culturale, visto che il boomerang è un simbolo della cultura aborigena australiana. Infatti Gabrielle Sullivan, la presidente di Art Code, un’organizzazione che si occupa di proteggere la cultura aborigena ha protestato: «Magari pensano di poterlo fare perché sono una grande società superiore a queste cose. Però non penso che sia diverso dai boomerang finti che si comprano negli aeroporti e che sono fabbricati in Indonesia». Art Code infatti si batte anche contro i boomerang di plastica venduti come souvenir o giocattoli per bambini.

Due aborigeni con boomerang in mano, circa 1935. (Fox Photos/Hulton Archive/Getty Images)