Cose che succedono | Attualità

Niente più repliche né gadget di Hazzard (è per via di Charleston)

giocattolo generale lee hazzard

Ricordate, Hazzard? La serie tv americana degli anni Settanta e Ottanta ambientata in un’immaginaria contea della Georgia — la contea di Hazzard, appunto — con i due cugini Bo e Luke come protagonisti? Negli Usa è ancora abbastanza popolare (o, meglio, lo era fino a poco tempo fa), tanto che l’emittente Cbs continuava a trasmettere repliche, mentre continuavano a essere in commercio i gadget e i giocattoli a essa ispirati.

Ora però la Cbs ha annunciato di avere cancellato dalla sua programmazioni le repliche della serie. Poco prima la Warner Bros, casa di produzione del telefilm, aveva dichiarato di avere sospeso la produzione dei giocattoli, in particolare le macchinine ispirate al Generale Lee, l’iconica auto arancione con la bandiera confederata sul tetto guidata da Bo e Luke.

L’emittente e la casa di produzione non hanno addotto alcuna motivazione ufficiale, ma i media sono concordi nel ritenere le due decisioni come una reazione alla strage di Charleston e al rinnovato dibattito sulla bandiera confederata che ne è conseguito. Lo scorso 17 giugno un suprematista bianco, Dylan Roof, ha aperto il fuoco contro i fedeli di una chiesa afroamericana a Charleston, in South Carolina, uccidendone almeno nove. Poco prima Roof aveva postato in Rete immagini che lo ritraevano mentre posava con la bandiera confederata. Dopo la strage la governatrice del South Carolina, la Repubblicana Nikki Haley, aveva chiesto ai deputati del suo Stato di togliere la bandiera confederata dagli edifici pubblici e il Parlamento dello Stato si riunirà a breve per discutere la proposta.

La bandiera confederata, che ha rappresentato la confederazione degli Stati pro-schiavitù del Sud durante la Guerra Civile americana, è considerata da molti un simbolo razzista, anche se in alcuni Stati del Sud rimane utilizzata e alcuni la presentano come un simbolo di orgoglio del Sud.

In realtà la serie Hazzard — che mette in scena molti luoghi comuni sull’identità del Sud rurale — era già stata criticata in passato come nostalgica e, di conseguenza, razzista: oltre ad avere la bandiera confederata dipinta sul tetto, l’auto dei due protagonisti si  chiamava Generale Lee in onore del comandante delle truppe confederate Robert E. Lee (1807–1870).

(via)