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16:34 domenica 26 ottobre 2025
Da quando è uscito “The Fate of Ophelia” di Taylor Swift sono aumentate moltissimo le visite al museo dove si trova il quadro che ha ispirato la canzone Si tratta del Museum Wiesbaden, si trova nell’omonima città tedesca ed è diventato meta di pellegrinaggio per la comunità swiftie.
Yorgos Lanthimos ha detto che dopo Bugonia si prenderà una lunga pausa perché ultimamente ha lavorato troppo ed è stanco Dopo tre film in tre anni ha capito che è il momento di riposare. Era già successo dopo La favorita, film a cui seguirono 5 anni di pausa.
Al caso del furto al Louvre adesso si è aggiunto uno stranissimo personaggio che forse è un detective, forse un passante, forse non esiste È stato fotografato davanti al museo dopo il colpo, vestito elegantissimamente, così tanto che molti pensano sia uno scherzo o un'immagine AI.
L’azienda che ha prodotto il montacarichi usato nel colpo al Louvre sta usando il furto per farsi pubblicità «È stata un'opportunità per noi di utilizzare il museo più famoso e più visitato al mondo per attirare un po' di attenzione sulla nostra azienda», ha detto l'amministratore delegato.
I dinosauri stavano benissimo fino all'arrivo dell'asteroide, dice uno studio Una formazione rocciosa in Nuovo Messico proverebbe che i dinosauri non erano già sulla via dell’estinzione come ipotizzato in precedenza.
Nelle recensioni di Pitchfork verrà aggiunto il voto dei lettori accanto a quello del critico E verrà aggiunta anche una sezione commenti, disponibile non solo per le nuove recensioni ma anche per tutte le 30 mila già pubblicate.
Trump ci tiene così tanto a costruire un’enorme sala da ballo alla Casa Bianca che per farlo ha abbattuto tutta l’ala est, speso 300 milioni e forse violato anche la legge Una sala da ballo che sarà grande 8.361 e, secondo Trump, assolverà a un funzione assolutamente essenziale per la Casa Bianca.
L’episodio di una serie con la più alta valutazione di sempre su Imdb non è più “Ozymandias” di Breaking Bad ma uno stream di Fortnite fatto da IShowSpeed Sulla piattaforma adesso ci sono solo due episodi da 10/10: "Ozymandias" e “Early Stream!”, che però è primo in classifica perché ha ricevuto più voti.

Com’è cambiata la Birmania alle urne?

09 Novembre 2015

Ieri si sono tenute in Birmania (com’è anche conosciuto il Myanmar) le prime elezioni libere da 25 anni a questa parte. Stamattina il partito della celebre attivista Aung San Suu Kyi, la Lega Nazionale per la Democrazia, ha annunciato di aver vinto con oltre il 70% delle preferenze (un calcolo che considera che il 25% dei seggi del parlamento sono riservati ai membri scelti dall’esercito, e quindi non eletti).

La chiamata alle urne, che il mondo ha osservato con particolare attenzione, è stata la prima da quando la dittatura militare precedentemente al potere è decaduta, nel 2011. A seguito di ciò la Birmania, che viene comunemente inserita nei Paesi in via di sviluppo, ha subito (e sta ancora subendo) profondi cambiamenti. Il Wall Street Journal ha provato a riassumerli in tre blocchi (cosa è cambiato, cosa non è cambiato e qual è il ruolo di San Sun Kyi). Nonostante sia ancora uno dei luoghi più poveri dell’Asia (e la sua capitale, Yangon, una delle città meno sviluppate) l’economia urbana e locale ha fatto netti passi avanti. Il Pil del Paese è aumentato quasi dell’8% nel 2014 e l’assenza del controllo della giunta militare ha portato a effetti collaterali come l’esplosione dell’utilizzo di telefoni cellulari, e la triplicazione della sottoscrizione di  relativi contratti telefonici.

Un altro degli aspetti fondamentali del nuovo Myanmar è stato la restaurazione della libertà politica e di stampa. Dal 2011 sono stati rilasciati più di 1500 prigionieri politici e il Paese ha risalito la classifica dell’Indice sulla libertà di stampa di diverse posizioni, peraltro superando la Cina.

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Proprio la forte militarizzazione del Paese è l’aspetto che meno è cambiato. Nonostante non abbia più il controllo formale della nazione, l’apparato militare continua a condizionare pesantemente l’economia. Le spese legate alla difesa hanno continuato a crescere, e quella militare ammonta tuttora al 3,7% del Pil, un rapporto maggiore anche di quello omologo degli Usa. Lo sviluppo urbano non è stato tuttavia seguito da un’evoluzione omogenea delle aree rurali. Circa il 70% della popolazione che vive al di fuori delle città infatti, a oggi ad esempio utilizza la legna da ardere come principale sorgente d’energia. 

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Il grafico del WSJ, pubblicato prima del voto, sottolinea come un ipotetico successo di San Suu Kyi, premio Nobel per la pace del 1991 e rilasciata nel 2010 dopo diversi anni di reclusione, avrebbe potuto rappresentare l’inizio del riscatto democratico del Paese. Le elezioni di domenica infatti sono state uno dei risultati dell’opera di contestazione della Kyi durante il precedente voto dello scorso luglio, quando il Parlamento militare ha di fatto bloccato la sua ascesa a presidente e rifiutato i cambiamenti alla costituzione proposti dal suo partito (tra gli altri, soprattutto la revoca del potere di veto dell’apparato militare sulle questioni politiche nazionali).

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