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04:33 mercoledì 2 luglio 2025
L’Unione Europea ha stabilito che sapere quanto guadagnano i propri colleghi è un diritto Lo ha fatto con una direttiva che l’Italia deve recepire entro il 2026. L'obiettivo è una maggiore trasparenza e, soprattutto, contribuire alla diminuzione del gap salariale tra uomini e donne.
Grazie all’accordo tra Netflix e la Nasa ora si potrà fare binge watching anche dell’esplorazione spaziale Il servizio di streaming trasmetterà in diretta tutta la stagione dei lanci spaziali, comprese le passeggiate nello spazio degli astronauti.
Gli asini non sono affatto stupidi e se hanno questa reputazione è per colpa del classismo Diverse ricerche hanno ormai stabilito che sono intelligenti quanto i cavalli, la loro cattiva fama ha a che vedere con l'associazione alle classi sociali più umili.
In Turchia ci sono proteste e arresti per una vignetta su Maometto pubblicata da un giornale satirico Almeno, secondo le autorità e i manifestanti la vignetta ritrarrebbe il profeta, ma il direttore del giornale ha spiegato che non è affatto così.
Una delle band più popolari su Spotify nell’ultimo mese è un gruppo psych rock generato dall’AI Trecentomila ascoltatori mensili per i Velvet Sundown, che fanno canzoni abbastanza brutte e soprattutto non esistono davvero.
A Bologna hanno istituito dei “rifugi climatici” per aiutare le persone ad affrontare il caldo E a Napoli un ospedale ha organizzato percorsi dedicati ai ricoveri per colpi di calore. La crisi climatica è una problema amministrativo e sanitario, ormai.
Tra i contenuti speciali del vinile di Virgin c’è anche una foto del pube di Lorde Almeno, secondo le più accreditate teorie elaborate sui social sarebbe il suo e la fotografia l'avrebbe scattata Talia Chetrit.
Con dei cori pro Palestina e contro l’IDF, i Bob Vylan hanno scatenato una delle peggiori shitstorm della storia di Glastonbury Accusati di hate speech da Starmer, licenziati dalla loro agenzia, cancellati da Bbc: tre giorni piuttosto intensi, per il duo.

Perché i social sono pieni di meme che fondono Barbie e Oppenheimer

03 Luglio 2023

Negli Stati Uniti il 21 luglio sarà una giornata particolare: sarà il giorno in cui nelle sale americane arriveranno due dei film più attesi di quest’anno, Barbie di Greta Gerwig e Oppenheimer di Christopher Nolan. Critici, appassionati e addetti ai lavori ne parlano ormai da settimane: quale tra questi film uscirà vittorioso dalla guerra dei blockbuster dell’estate 2023 (ne parlavamo qui)? Riusciranno gli incassi di questi titoli a salvare il cinema americano, che fin qui ha inanellato una serie di risultati uno più deprimente dell’altro (gli ultimi in ordine cronologico: Elemental di Disney Pixar e The Flash di Warner Bros.)? Lo scopriremo tra meno di tre settimane.

Nel frattempo, come in tutti gli scenari bellici, è emerso un fronte pacifista che rifiuta di considerare Barbie Oppenheimer come nemici o anche solo rivali. È un fronte, come riporta Vulture, che è stato ribattezzato Barbenheimer e che fin qui si è espresso nella lingua di internet, cioè quella dei meme. Tra gli utenti dei social che nelle ultime settimane hanno aderito a Barbenheimer ci sono quelli che propongono di proiettare i due film in double feature – uno subito dopo l’altro – altri che addirittura pretendono ormai il crossover e altri ancora che invece hanno individuato il vero villain di questa storia: Mission: Impossible e Tom Cruise, che nelle ultime settimane pare abbia fatto di tutto e di più per accaparrarsi la maggior parte delle sale Imax presenti in tutto il Nord America (non ci è riuscito, con suo grande disappunto).

@velmorfilm

JULY 21 🫡 #barbie #barbiemovie #edit #cinema #film #oppenheimer #christophernolan #gretagerwig #margotrobbie #cillianmurphy #ryangosling

♬ original sound – velmorfilm

Purtroppo, però, il mercato cinematografico non segue la volontà di internet e quindi Barbie Oppenheimer nemici sono, nemici restano. Secondo l’Hollywood Reporter, i favori del pronostico vanno a Barbie, che nelle ultime settimane, in effetti, è diventato un fenomeno social grazie a una campagna di marketing assai efficace (l’ultima trovata: una riproduzione della Dream House di Barbie costruita in California, disponibile per la prenotazione su Airbnb per chiunque volesse passarci le ferie). Le previsioni degli incassi nel primo fine settimana di programmazione sono quindi piuttosto ottimistiche: tra i settanta e gli ottanta milioni di dollari. Per Oppenheimer, invece, i sondaggi prevedono un incasso – sempre nel primo weekend in sala – intorno ai 40 milioni di dollari. Per Nolan sarebbe uno degli esordi al botteghino peggiori di sempre, superiore solo a quello di Tenet, che però arrivava in sala in mezzo alla pandemia, con moltissime sale ancora chiuse oppure aperte a capienza limitata. Nolan, però, non sembra interessato, o forse è fiducioso in un recupero del film nelle settimane successive alla prima. Sta di fatto che lui sta conducendo una sua, personalissima, contortissima campagna promozionale per Oppenheimer, in cui sembra voler invogliare il pubblico ad acquistare il biglietto dicendo che il film è un po’ un horror che «devasterà» gli spettatori.

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