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La storia del balletto dell’Eurovision diventato virale tra le famiglie

Daði Freyr Pétursson è un cantante e polistrumentista alto 2,08 metri, e già salito alle “cronache eurovisive”. Nel 2017 era arrivato in semifinale all’Eurovision con il brano “Paper” insieme al suo gruppo, i Gagnamagnið, formato per l’occasione e composto dalla moglie Árnýja Fjóla Ásmundsdóttir, la sorella di Freyr come corista, e tre amici. Quest’anno, dopo aver vinto il Söngvakeppnin, il tradizionale festival dell’Islanda per selezionare la proposta del Paese nel contest canoro europeo, Daði Freyr avrebbe dovuto esibirsi sul palco dell’Eurovision 2020 con “Think about things”, brano inglese diventato virale su Internet grazie al video della canzone postato 3 mesi fa, e alla coreografia-tripudio di meraviglia e disagio studiata appositamente.

Per questo, per celebrarne la probabile ma mancata vittoria a un concorso che a causa del Coronavirus non c’è più stato (è stato sostituito da Eurovision: Europe Shine a Light andato in onda il 16 maggio 2020 come una sorta di compilation di brani scelti), Abi Clarke, influencer e comica che nel corso della quarantena ha realizzato su TikTok numerosi balletti insieme alla sua famiglia, ha deciso di ricreare con i suoi genitori il balletto del video della canzone. «Non abbiamo bisogno dell’Eurovision per sapere che questi ragazzi avrebbero vinto». In poche ore è diventato virale, tra TikTok (su cui la challenge è stata generata come molte altre), Instagram e Twitter.

Ma tra le famiglie che l’hanno riprodotto, ce n’è stata una ad aver catturato più attenzione che le altre. Si tratta di una famiglia malese che, per celebrare l’Eid al Fitr, la festa che segna la fine del Ramadan, ha inscenato il balletto del gruppo islandese. Il video, che attualmente conta 7 milioni di visualizzazioni, è stato postato da Adam Imanullah, cantante malese della band pop rock Suav, che nella coreografia ha coinvolto la sorella e i suoi genitori, costretti a ondeggiare su e giù perfettamente coordinati, con tanto di pale sul soffitto. Tutti e quattro stupendi, i Tenenbaum della Malesia, coorinati negli abiti. «Scusate, ma il padre mangia in testa a tutti», ha scritto un utente ricondividendo il video sul suo profilo Instagram.